soffi e graffi

Allevamento "Lagher"


  Allevamento lager di Guberti Giorgio - Osteria (RA) 21 Dicembre 2008COMUNICATO DI ANIMAL LIBERATION :Oggetto: allevamento E.N.C.I. di Giorgio Guberti, Ravenna 21-12-2008 I volontari di Animal Liberation, per il secondo giorno consecutivo, hanno sfamato e abbeverato i cani dell'allevamento E.N.C.I. di Giorgio Guberti e censito presenti nella struttura, tra cuccioli e adulti, 250 individui. L'associazione Animal Liberation chiede al Sindaco, in base agli obblighi incombenti del D.P.R. 31/3/79 e all'USL per le sue specifiche competenze: a) l'immediato intervento per effettuare le cure necessarie ai cani che mostrano evidenti patologie; b) di consentire ai volontari delle associazioni animaliste l'accesso, al fine di poter continuare a somministrare agli animali cibo e acqua, di cui sono completamente privi, nella struttura fuori legge sia penalmente che amministrativamente; c) di inviare proprio personale per rimuovere le stratificazioni di deiezioni e feci e di bonificare il terreno paludoso, nonche? dotare gli animali dei ripari adeguati previsti dalla legge, cosa della quale sono del tutto privi; d) di programmare immediatamente in collaborazione con le associazioni animaliste un piano di adozioni delle decine di cuccioli segregati in umide celle di cemento al buio, pavimentate di deiezioni degli stessi.  Presidente nazionale Animal Liberation: Lila Casali: 340-1487067Vicepresidente Animal Liberation: Serena Sartini: 338-6606923 Lorenza Cevoli: 328-3317203Animal Liberation Email: info@animalliberation.it -----------------------Invitiamo tutti gli animalisti della zona a mettersi in contatto con Animal Liberation per offrire il proprio aiuto. Grazie. ------------------------ 20 Dicembre 2008In seguito alla segnalazione pervenuta sull' allevamento di pointer presso Osteria di Ravenna, di proprietà di Giorgio Guberti, alcuni attivisti di Animal Liberation, assieme ad altre associazioni, hanno effettuato un sopralluogo per accertarsi della gravità della situazione e prestare un primo intervento ai cani. La situazione va oltre l' immaginabile: oltre 200 cani, tutti in stato di denutrizione avanzato, quasi tutti con ferite aperte ed evidenti patologie. Il terreno e i cani sono infestati da parassiti, molti presentano lacerazioni della carne, ferite aperte, tumori e ascessi; alcuni di essi sono ciechi e non in grado di muoversi. Sono state rilevate numerose carcasse di conigli e pollame gettate all' interno dei box. L' area dell' allevamento e' disseminata di ossa e interiora animali, molti dei quali identificabili in resti di cane.
Come riferito dai carabinieri e altre autorità, l' allevatore Giorgio Guberti si vanta di gestire l' allevamento con il metodo della “ selezione naturale “ : non vengono garantiti né cibo né acqua, i cani più forti sopraffanno gli altri, garantendo una selezione basata sull' eliminazione dei soggetti più deboli. Il terreno su cui poggia l' allevamento e' completamente allagato da melma e fango; i piccoli box in cui è stipata la gran parte dei cani e' coperta da deiezioni ed escrementi che formano una spessa pavimentazione, palesemente stratificata nel corso degli anni. I pochi cani che hanno la possibilità di bere hanno a disposizione acqua putrida e marcia. Non c'e' traccia di cibo ne' di ciotole.L' allevatore Giorgio Guberti, medico veterinario, e' stato già processato per maltrattamenti e assolto con formula piena nel 2003, grazie anche alla perizia del preside della facoltà di Veterinaria dell' Università di Bologna.I volontari di Animal Liberation, in due giorni, hanno cercato di garantire acqua e cibo agli animali presenti, cercando di tamponare le situazioni più gravi, ma l' emergenza è quotidiana e costante. I cani hanno bisogno con urgenza di essere nutriti e curati dal punto di vista igienico-sanitario, nonché assistiti affinchè superino lo stato di perenne terrore in cui versano.  Fotogallery completa e altri dettagli su : www.animalliberation.itfoto scattate il 20 dicembre 2008 presso l'allevamento:  foto scattate il 21 dicembre 2008 presso l'allevamento:   info@animalliberation.it  Firma La petizione per porre fine a queste crudeltà clicca qui