KE AVVENTURA!

Giorno 02 Agosto (Sabato)


Questa mattina ho scoperto un altro lato positivo di questo dormitorio svegliandomi senza le fastidiose “sentinelle” che in altre parti ti tengono sott’occhio finche non te ne sei andato dal dormitorio. Niente fretta, questa mattina si parte con calma e in effetti sono l’ultimo a salutare le volontare dello stabile! Ma prima di andarmene penso alla proposta del parroco di alleggerirmi le valigie… ebbene si, ieri sera si è offerto di portarmi in Italia qualsiasi cosa eventualmente in eccesso tra i miei bagagli. Decido di lasciare una maglia abbastanza pesante, un asciugamani grande, un paio di calzini e mutande di troppo. Mi son detto:”al massimo da tutto in beneficienza!”… (Invece è stato di parola, le mie cose sono arrivate a casa di una ragazza ad una ventina di km da casa mia). Ma il tempo passa, è ora di partire ed affrontare la tappa di oggi che mi porterà fino a Santo Domingo de la Calzada. La mente si perde, pochi ricordi di questi sentieri percorsi a testa bassa da Navarrete in poi causa l’ambiente deserto, disabitato e caldissimo. Nájera è bellissima, ricca di verde e tagliata da un fiume usato come piscina dalla gente del posto, sullo sfondo di questa città spiccano le contrastanti rocce d’argilla rossa. Trovare una giornata limpida come ho avuto la fortuna io, crea un’ effetto di colori che lascia a bocca aperta. Scavata all’interno delle rocce rosse si trova un’antica fortezza alla quale, attratto come una calamita, volevo far visita. Non ho mai trovato l’entrata, in cambio ho trovato un altro sentiero, che girando attorno a questa meraviglia naturale di argilla ha cambiato la mia direzione di viaggio sul cammino di “San Millan”. Seppur non presente sulla mia guida do fiducia a questo sentiero, segnato sempre dalle frecce gialle, ma non so di preciso dove finirò. Bellissimo il sentiero, anche questo rosso, di terra rossa, ma al deserto che mi avvolge non c’è nulla da fare, pedalo in mezzo alla polvere a petto nudo e tengo le mie due borracce termiche piene d’acqua come fossero d’oro! Non c’è vita e non incontro alcun pellegrino, proseguendo solo con la mia solitudine fino a che, all’improvviso, arrivo su una strada asfaltata trovandomi davanti ad un grande Monastero, è il Monastero di Somo. Qua mi ritrovo sulla cartina stradale e realizzo di aver prolungato un bel po’ il cammino. A Santo Domingo de la Calzada manca un bel po’, e anche se da qua la strada per raggiungerlo è asfaltata, la vista di salite all’orizzonte mi toglie le forze. Cerco un posto dove dormire, ma giustamente sono “in capo al mondo” e non trovo nulla! E allora forza, devo raggiungere Santo Domingo, mi fermo per un panino, scorta d’acqua e sull’asfalto fino a destinazione. Stasera si dorme in stalla… ovvero, una ex stalla rimessa a nuovo per farne un dormitorio. Merita anche un giro per questa importante città del cammino, fondata dal nulla per agevolare il passaggio dei pellegrini di un tempo.Tappa: Logroño – Santo Domingo de la CalzadaKm percorsi: 71Tempo in movimento: 5h 30'Tempo totale: 9h