La vera me

Le terribili conseguenze dell'amore


Oggi non posso non pensare a tutto ciò che una cosa accadutami qualche anno fa ha comportato successivamente nella mia vita. Non mi è facile scriverne, ma credo che, mettendolo nero su bianco e dando, dunque, corpo agli interrogativi, le angosce e i vari turbamenti che da allora in poi mi hanno condizionata, forse mi sentirò meglio.Non sono una femme fatale, non lo sono mai stata e credo mi sarà difficile diventarlo. Qualche volta, però, ho giocato ad esserlo, più per dovere che per effettivo desiderio. Volevo cogliere negli occhi di chi avevo di fronte, l'ammirazione, l'orgoglio derivante dalla consapevolezza di essere lì... di essere lì con me! Ma non si fa l'amore per scherzo, altrimenti ci si sta troppo male. Ed ora so che, se avessi calibrato le emozioni, se avessi seguito il mio cuore, piuttosto che l'orgoglio, non mi sentirei in colpa tutte le volte che, senza fiato, giaccio tra le braccia del mio uomo. E' vero che non ho più l'età per dar retta a certi complessi adolescenziali. Dovrei fare l'adulta e vivere la sessualità in maniera adeguata e consapevole. Ma non ci riesco. Ogni volta è come la prima. Imbarazzo e rimorso. Forse perché non amo o perché continuo ad amare la persona sbagliata nel momento sbagliato. Se esistesse un'antenna per sintonizzare le reciproche emozioni, amerei chi amo solo avendo la certezza di essere riamata. Invece io amo quando più non mi si riserva amore. Il mio corpo non rifiuta l'amore che ricevo, ma la mente, comunque, insegue l'amore di chi vorrei e non ho. E mi sento terribilmente deficiente!