La vera me

Anche tua madre


Anche tua madre è una stronza, ma credo tu lo sappia e se non lo sai… beh, ora te lo sto dicendo io! Scommetto che il peggio tu lo abbia ereditato da lei. Yeah yeah!Ieri l’ho vista. Ora sfoggia una chioma color corvino. Le dona: è una cornacchia! Mi ha guardata con aria altera, prima di inforcare gli occhiali su quel naso a cui devi il tuo pessimo profilo. Poi è salita in auto, mentre io mi infilavo nel primo negozio aperto, quello di un fiorista. Sono convinta che, se avesse potuto, la tua adorata genitrice mi avrebbe volentieri messa sotto, a costo di inerpicarsi sul marciapiede e, per questo, mi sono dovuta ritirare a casa con un esemplare nano di cactus uruguayano.Le piante fanno compagnia, le piante producono ossigeno, se hai una pianta in casa sei più protetto contro il raffreddore. Non te lo ha mai detto la tua mamma?Mi viene in mente quella volta che, sfilandoti i pantaloni, mi si accapponò la pelle a vedere che, sotto i jeans, tenevi il pigiama! Di sicuro era stata lei a consigliarti di coprirti bene. A distanza di tempo, sappi che quello è uno dei dettagli per cui ti ho lasciato. Ci sono cose che non si possono ignorare e, credimi, preferisco di gran lunga ricordarmi di quel tizio che al primo appuntamento neanche indossava le mutande! Ma quella è un’altra storia…Eppure mi chiedo: come sarebbe stata la nostra vita se le fossi andata a genio? Io e te, due cuori e una capanna? O alla fine ci saremmo persi comunque?Tua madre è una stronza colossale, perché non ci ha fatto provare che, in fondo, l’amore è amore solo finché lo hai vissuto. Becera come uno gnocco senza sugo, ha creduto di far bene, manipolando i nostri pensieri. Te, col senso di colpa. Me, con la rottura di palle. E, arrendendoci all’evidenza degli inutili sforzi, abbiamo perso ogni cosa. In verità, hai perso più tu, perché io ora sto bene.Tu avrai sempre quella stronza intorno, io me la sono scampata alla grande!