La vera me

FONDO


Certe cose non si possono spiegare. Del resto, sarebbe inutile cercare di capirlo. Bisognerebbe avere l’età mentale di un microbo in fase embrionale per seguirmi. E ancora mi resta un po’ di rispetto per chi in qualche modo desidera seguirmi.I passaggi, quelli meno naturali, che hanno fatto di me una sorta di prototipo mal riuscito della donna moderna, come l’accettata transizione dal giocare con barbie al giocare coi barbi, spiazzano me per prima.Ed ora mi ritrovo a vivere una sorta di fase pop, che non ha nulla di “popolare”, malgrado l’accezione, se non una persecutoria, quanto immaginaria tortura iconografica, che mi porta a vedere stampate dovunque, cioè nei piatti, sulle tazze, sui cartelloni colorati e persino sul nero asfalto, le stesse identiche immagini.E non c’è Marilyn che ammicca, non c’è John che manifesta, non c’è Albert che slinguazza. Ci sono io che vado a fondo.