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Post N° 32


Puglia: Gli immigrati prima schiavizzati, poi espulsi Braccianti sfruttati, lavoro nero,fondi dell’Unione Europea porta gli Imprenditori del Sud e soprattutto quelli pugliesi a farne un’ affare d’ oro. Accade che gli Imprenditori pugliese,soprattutto nella zona del foggiano, sfruttano i braccianti, ovviamente a nero e senza permesso di soggiorno, a una dura vita da schiavi e incassando anche i fondi europei, rendendo così la manodopera più competitiva di quella della Cina stessa e furbi come sono questi imprenditori riescono a trovare anche il modo per scaricare i costi. Il sistema economico di questi imprenditori non lascia traccia  e quando finisce il lavoro di raccolta gli immigrati vengono scaricati.I controlli nei campi sono inesistenti e gli imprenditori ne fanno vantaggio, disinteressandosi anche delle condizioni a dir poco vergognose dei loro braccianti improvvisati. Ad approfittare anche della situazione sono anche i cosiddetti Caporali, i quali prendono una percentuale molto alta, e se questi non ci fossero gli Imprenditori avrebbero un guadagno maggiore del 30 per cento.  Purtroppo è una realtà l’utilizzo di mediatori impedendo così vari controlli.  Così ,dopo la denuncia  fatta dal giornalista dell’ Espresso, per  gli sfruttatori é scattata la denuncia, per gli sfruttati invece l'espulsione. Dopo lo scandalo dei lavoratori immigrati ridotti in condizioni di schiavitù nel foggiano per la raccolta di pomodori sono iniziate le prime ispezioni ma a pagarne le conseguenze, ancora una volta, sono stati loro: gli immigrati. Questi immigrati invece di vedersi riconosciuto lo status di sfruttati ed essere avviati, verso un percorso di regolarizzazione che preveda il rilascio di un permesso "speciale" di soggiorno ai lavoratori clandestini sfruttati, l'art. 18 della legge Bossi-Fini, oggi per loro si prospetta un ordine di espulsione e quindi un rimpatrio immediato a casa. Molti ritengono che in conseguenza di questa denuncia dovrebbe essere effettuata una modifica all’art. 18 della legge Bossi – Fini tanto da permettere agli immigrati  clandestini di ottenere Giustizia e risarcimento dei danni subiti di conseguenze alle svariate violenze fisiche e psicologiche che questi subiscono