LA DESTRA CALOLZIO

HANNO PRIVATIZZATO L'ACQUA!

Si sente discutere in televisione, si legge sui giornali, si dibatte per strada del calo del prezzo del petrolio, con la benzina che lo segue… con calma; dell’aumento di SKY di 4 € che sta passando come il problema più importante per l’umanità; della miserrima Social Card, giustamente criticata per il risibile importo mensile. Insomma si parla un po' di tutto e dappertutto, ma non del fatto che maggioranza ed opposizione (ma quale opposizione, dov’è l’opposizione) uniti nella svendita dei beni nazionali, hanno votato l’art.23 bis del decreto legge n° 112. che fa scattare la PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA. Adesso i privati decideranno quanto farci pagare.

L’ACQUA È UN BENE PUBBLICO.

L’acqua che sgorga liberamente dalla terra non è una merce, ma un diritto fondamentale e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto.
Gioventù Italiana e La Destra intendono denunciare con forza questa appropriazione indebita passata in silenzio e che andrà a danneggiare i cittadini, che per primi dovranno subire incontrastati aumenti sulla bolletta, per usufruire di un bene essenziale per la vita umana. Se ci basiamo sul principio che “l’acqua è un bene paragonabile all’aria che respiriamo”, possiamo facilmente dedurre che la privatizzazione, ma soprattutto, la speculazione, è un atto contro i diritti fondamentali, naturali e giuridici dell’uomo. È ovvio che, sia per compensare i costi di gestione degli impianti, sia per evitare degli sprechi, l’acqua debba avere un suo costo che, però, non deve essere fonte di guadagno, ma capitale economico, destinato a mantenere la struttura dell’azienda, che deve rimanere pubblica e senza scopo di lucro.
  Dopo l’acqua certamente toccherà all’aria ad essere privatizzata e gli italiani invece di scendere in piazza cosa faranno? Si preoccuperanno dell’aumento di SKY?