LA DESTRA CALOLZIO

Fini Gianfranco, come Forrest Gump


Hanno fatto bene i giovani di AN a manifestare il loro dissenso con manifestazioni e dichiarazioni tramite il loro presidente di Azione giovani di Roma, nonché consigliere provinciale del Pdl Iadicicco, nei confronti del loro ormai ex leader Gianfranco Fini, dopo la richiesta di costui di abiurare la loro fede, i loro valori, i loro principi, secondo lui, antidemocratici, antiliberali, contrari alla giustizia sociale e anticostituzionali, che li costringerebbero, altrimenti, a stare dalla parte sbagliata. Neppure fossimo al tempo della Santa Inquisizione, con Fini assurto al ruolo di novello Torquemada. I termini non saranno quelli di quei tempi bui, ma il conseguente sgomento molto gli assomiglia. 
Come se l'attuale presidente della Camera facesse parte di un governo che rispetta la Costituzione; la libertà dei cittadini: sì, di farsi sbattere in mezzo alla strada a 50 anni per rimanerci, grazie alla schiavista legge 30, insieme alle ultime novità in fatto di leggi sul lavoro che hanno abolito il precariato, nel senso che adesso siamo precari a vita. E continuiamo: un presidente della Camera che rappresenta un governo che fa gl’interessi del popolo sovrano; che pone al primo punto del suo programma la giustizia sociale; che ha in Parlamento rappresentanti eletti direttamente dal popolo come prevede un democrazia diretta come la nostra? Ma non mi sembra proprio. Per la verità i governi che si sono succeduti negli ultimi 15-20 anni sono sembrati tutti alquanto distanti da queste posizioni, quindi perché queste sparate del capo di AN? O forse, quei principi e valori tanto fascisti facevano comodo finché c’erano gli orchi comunisti che mangiavano i bambini (alias industriali), e adesso che non ci sono più, sono da eliminare, lasciando via libera a nani e ballerine, uno stuolo di giullari e lacché che possono andare a rinfocolare l’esigua (sic!) corte Versagliana di sua santità l’Imperatore d’Arcore. E certo! Così mentre la gente, il popolo minuto si perde in disquisizioni inutili su questi personaggi di grosso impatto mediatico, non pensa ai veri problemi del Paese, soprattutto non fa più caso a personaggi di altro spessore e tenore, poco avvezzi al mediatico (inteso come comunicazione non potere), ma alle aule del tribunale un pochino di più o dovrebbero averne. Per carità la maggior parte degli italiani, dei loro governanti e di tutti i saltimbanchi, visto che il nostro è il Paese dei balocchi, è gente onesta e perbene, ma sempre da tenere d’occhio, perché come si sa ”L’occasione fa l’uomo ladro e la donna ministra” e a pensare male... non si sbaglia.   La frase che m'è balzata subito alla mente nel sentire le parole di Fini, avete potuto leggerla nell'articolo precedente, ma l'immagine che ho visto scorrermi davanti agli occhi come un flash, pensando a tutto il suo excursus, da quando ha costituito An (ricordo comunque che io non mi sono mai fidato di lui, figuriamoci...dopo Almirante)  è quella del film Forrest Gump, quando il protagonista, Forrest, ad un certo punto inizia una corsa che sembra non avere mai fine. Non si ferma neppure per radersi o lavarsi tanto sembra essere preso da qualcosa che deve raggiungere a tutti i costi. Grazie all'interessamento dei media, la sua popolarità raggiunge ogni angolo degli States, e così molti cominciano a seguirlo nella sua corsa, come fosse un moderno Gesù, pensando a quale meta potrà mai condurli. Ad un certo punto, però, (nel filmato sotto, alla fine) Forrest si ferma, si volta incredulo verso la gente che lo ha seguìto, finchè uno del gruppo gli chiede: "E adesso?" e Gump "Io vado a casa". "Come vai a casa?" gli chiede un altro del gruppo "Noi ti abbiamo seguito credendo che stavi andando chissà dove... Non è possibile che adesso te ne vai e ci lasci qui. Allora, perchè tutta questa corsa ?". E Gump, fra lo sgomento generale e la moltitudine che rimane là, sulla strada, a bocca aperta: "M'era soltanto venuta voglia di correre un po' , ma adesso me vado a casa". Della serie "Mi stavo facendo i cavoli miei e soddisfando una mia voglia e adesso vado per la mia strada. Sono affari vostri se mi avete seguito" (che sa molto di 8 settembre 1943).  I non più giovanissimi si ricorderanno quanti, negli anni '60-'70 seguirono altri: della politica, della musica, dell'intellighenzia, delle religioni, con il miraggio che li avrebbero portati chissà dove. Quasi tutti, non stavano andando da nessuna parte, se non verso il divertimento puro, l'autodistruzione, o fuori di testa e, nella peggiore delle ipotesi, verso il baratro, conducendone altri. Nella migliore delle ipotesi, si facevano i propri interessi. Ecco il "Fini Gump" mi sembra proprio uno che si fà i suoi interessi, vuole continuare a farseli indisturbatamente, e cavalcare un background che non gli serve più, gli risulta un tantino ingombrante. Se da un lato, in questo modo, rischia di spostare la destra italiana, questa volta, sì, a rivendicare con orgoglio le proprie origini, spingendo qualcuno magari verso estremismi inopportuni; dall'altro, e non posso che rallegrarmene, li porta verso l'unica Destra che c'è oggi nel Paese: La Destra di Storace.                                  Continua…