LA DESTRA CALOLZIO

Statali a spasso


Intanto che noi stiamo a disquisire su “fascismo e antifascismo”, per quanto ritengo giusto che i giovani vengano edotti sulla varia natura delle due contrapposizioni, in modo che possano un giorno capire anche su quali basi e da quali presupposti è nata la nostra amata Repubblica, un emendamento del governo dell’Imperatore di Arcore azzera gli impegni delle ultime due manovre finanziarie. L’emendamento è stato messo a punto in una riunione interministeriale di giovedì mattina, 25 settembre, per arrestare le procedure che avrebbero portato all’assunzione a tempo indeterminato, stabilizzando la posizione di 50 mila lavoratori precari dello Stato, Regioni e Comuni, anche se in merito all’abolizione delle inutili Province, tanto sbandierata in campagna elettorale, nessun provvedimento viene preso in considerazione e nessuno nè parla più.  L’emendamento al disegno di legge 1441 quater, riferito alla finanziaria 2009 che arriverà in Parlamento, “butterà” sulla strada, complessivamente, 120 mila lavoratori, comprendendo quelli che avrebbero raggiunto i requisiti in prospettiva alla prossima scadenza del loro contratto. Per i 50 mila che rientravano nelle due finanziarie precedenti i requisiti richiesti erano tre: aver lavorato almeno tre anni, aver sostenuto almeno una prova selettiva ed essere entrati in graduatoria. Ecco da dove esce la quota dei 50 mila rispetto ai 120 mila lavoratori precari.Trovo inconcepibile che dopo aver lavorato per tre anni, magari diligentemente, profondendo il massimo impegno e dedizione, dedicandosi interamente al luogo di lavoro come se fosse d’oro (so bene cosa significhi, anche se molti penseranno che esagero riferendomi agli statali), come ringraziamento ci si ritrova in mezzo ad una strada. Credo che molti, ormai, sappiano cosa significhi, ma che purtroppo sia diventata una consuetudine. Ma meglio non si può dire per le decantate social card e la detassazione degli straordinari, per i quali a luglio sono stati stanziati i milioni di euro previsti per questo 2008, ma nulla per il prossimo anno. E poi si pretende che i lavoratori dell’Alitalia si fidino di chi gli promette granzia di ammortamenti per 8 anni , in modo che possano trovare una soluzione lavorativa. Io sono convinto che dopo 2-3 anni, al massimo fino alla prossima campagna elettorale, il governo troncherà tutto e chi s’è visto s’è visto, e ci ritroveremo tutti in mezzo a una strada. Questa cosa mi sembra piuttosto grave, perché fa perdere fiducia e credibilità al mondo del lavoro, che sembra sempre più svalutato nome soltanto del profitto in una sola direzione: quella dei plutocrati (gulp!). Non è retorica, o almeno non lo è più e ritengo che questo termine vada rinvigorito e debba tornare in auge in modo da renderlo ben chiaro, visto che fra un po’, altro che alla II guerra mondiale. Ci ritroveremo al periodo pre-rivoluzionario del 1789, finchè un giorno il popolo arriverà a premere contro i cancelli della Versailles italiana: Villa San Martino. E la nostra ex divina vorrebbe che ci mettessimo dalla parte di chi butta la gente in mezzo alla strada? Vorrebbe che ci calassimo le brache con "l'amico" Berlusconi
e additassimo a nemico Veltroni, il quale, purtroppo, non solo non è nemico, ma nemmeno oppositore, se non con dei vuoti bla...bla...bla. Insomma, non è proprio niente, se non un colluso col potere, visto che in due anni di governo non ha (con i suoi) fatto nulla per fermare, mitigare, o ridurre, quantomeno, l’avanzata dell’Imperatore di Arcore e della sua orda. Ma ne riparleremo in un prossimo post.  Non c’è nulla da fare! Gli italiani devono aprire gli occhi, la mente e il cuore per rivedere in Parlamento un’opposizione degna d'essere chiamata tale e rivolgersi ai due soli partiti che possono rappresentarla in un modo univoco: uno di questi è LA DESTRA di Storace. Ma noi aspettiamo che la gente capisca e capisca alla svelta, perché, e qui mi rivolgo ai più giovani, a furia di arretrare, dopo il periodo pre-rivoluzionario 1789 c'è il buio del Medio Evo. Esagero?... Mah! Staremo a vedere.