Roma - Progetto per il trattamento dei disturbi alimentariI Ministeri della Salute e delle Politiche giovanili hanno presentato oggi a Roma il progetto per il trattamento dei disturbi alimentari. L’iniziativa rientra nel programma “Guadagnare salute”, partirà ad aprile. L’intento è di monitorare lo stato della situazione della sanità pubblica in merito al trattamento di queste patologie e si mira ad un aggiornamento costante delle linee guida ministeriali con lo sviluppo della malattia. Integrazione tra i diversi soggetti e i servizi, innovazione e prevenzione sono obiettivi chiave. Il progetto concentra la propria attenzione su 4 ambiti di intervento: il mondo dello sport e delle palestre; la diet industry e le farmacie, attraverso cui si intende scoraggiare l’uso e abuso di diete “fai da te” e anche di farmaci dimagranti da banco così diffusi specie tra le giovanissime; i mass media e la pubblicità, considerata la rilevanza che modello estetico dominante e la sua rappresentazione hanno sulle forme che assume la malattia. I contributi economici messi a disposizione ammontano a 800 mila euro, coinvolti 5 centri pubblici e 8 tra ospedali, centri di ricerca e organizzazioni di volontariato
Roma - Progetto per il trattamento dei disturbi alimentari
Roma - Progetto per il trattamento dei disturbi alimentariI Ministeri della Salute e delle Politiche giovanili hanno presentato oggi a Roma il progetto per il trattamento dei disturbi alimentari. L’iniziativa rientra nel programma “Guadagnare salute”, partirà ad aprile. L’intento è di monitorare lo stato della situazione della sanità pubblica in merito al trattamento di queste patologie e si mira ad un aggiornamento costante delle linee guida ministeriali con lo sviluppo della malattia. Integrazione tra i diversi soggetti e i servizi, innovazione e prevenzione sono obiettivi chiave. Il progetto concentra la propria attenzione su 4 ambiti di intervento: il mondo dello sport e delle palestre; la diet industry e le farmacie, attraverso cui si intende scoraggiare l’uso e abuso di diete “fai da te” e anche di farmaci dimagranti da banco così diffusi specie tra le giovanissime; i mass media e la pubblicità, considerata la rilevanza che modello estetico dominante e la sua rappresentazione hanno sulle forme che assume la malattia. I contributi economici messi a disposizione ammontano a 800 mila euro, coinvolti 5 centri pubblici e 8 tra ospedali, centri di ricerca e organizzazioni di volontariato