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LADRI DI PAGNOTTELLE

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OBESI O NO L'IMPORTANTE E' IL MOVIMENTO

AMSTERDAM
Attività fisica e sanità pubblica, ovvero come l'incentivazione della prima possa far risparmiare un bel po' di quattrini alla seconda. In termini preventivi, quindi, per mantenere uno stato di salute ottimale ed evitare che alcune patologie si manifestino, ma anche per rallentarne la progressione e, in alcuni casi, per ottenere risultati migliori in abbinamento ad altre terapie. L'attività fisica, quindi, come elemento di prevenzione primaria...

LA REPUBBLICA SALUTE - 9 maggio 2008

Leggi articolo

 
 
 

Antitrust sanziona azienda di dimagranti pericolosi

Post n°36 pubblicato il 08 Maggio 2008 da ladrodp

Antitrust sanziona azienda di dimagranti miracolosi

Dimagrire facile, senza dieta e senza sforzi. Con un trattamento che permette di perdere venti chili in un mese. Con una sorta di “compressa magica” presentata come “un vero agente anti-obesità”. O ancora con un prodotto che pretende di perdere “fino a 900 grammi al giorno, sin dai primi giorni”. Stretta dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti dei prodotti che promettono un dimagrimento facile e istantaneo...

 

Leggi articolo (TUTTOCONSUMATORI.it 6 maggio 2008)

 
 
 

IL BLOG CAMBIA VESTE!

Post n°35 pubblicato il 24 Aprile 2008 da ladrodp

Ciao,

mi chiamo Gianluca e sono solo uno dei tanti che hanno deciso di collaborare al progetto chiamato ladridipagnottelle.it.

Un nome scherzoso per una associazione che vuole però aiutare seriamente chi soffre di disagi complessi e difficili da affrontare: quei disagi legati ai disturbi alimentari e al controllo del peso.

Quando leggerai qualcosa del Ladro quindi, pensa a un gruppo di persone, uomini e donne, giovani e meno giovani che hanno una passione... quella di far qualcosa per gli altri..

Non vogliamo tediarvi in questo post con dati statistici che segnalano i disturbi del comportamento alimentare tra i problemi di salute più gravi in tutto il mondo occidentale.

Non vogliamo nemmeno citare i numeri che riguardano la nostra nazione che è ai primi posti per il numero di adolescenti obesi.

Vorremmo però che questo diventasse un punto d'incontro per coloro che hanno in mente il desiderio di migliorare la qualità della propria vita.

Obesità: per molti perdere 30 Kg significa tornare a vivere. Ma nella nostra esperienza abbiamo visto persone che senza alcun intervento di tipo chirurgico hanno perso 50/80/120 Kg, ma soprattutto hanno modificato radicalmente le loro abitudini e oggi sono persone diverse non solo fisicamente. Alcune di queste persone fanno parte attiva dell'associazione. Prenditi il tempo per conoscerci e scoprirai come puoi riuscire anche tu.

Bulimia: ci rivolgiamo anche a chi coltiva l'illusione che infilarsi due dita in gola dopo essersi abbuffato sia la soluzione al problema del controllo del peso o chi lo fa perchè oramai è diventata una abitudine incontrollabile. Conosciamo bene il tuo disagio. Nel nostro gruppo ci sono persone che lottano ogni giorno per combattere questa abitudine errata e persone che l'hanno sconfitta. Prenditi il tempo per conoscerci e scoprirai come puoi riuscire anche tu. 

Anoressia: Infine vorremmo rivolgerci a chi guardandosi allo specchio proprio non riesce ad accettarsi e ha come scopo unico della sua vita diventare magro, magro, magro da morire... Conosciamo persone straordinarie, alcune delle quali prendono parte attiva all'associazione, che nel tempo avevano perso il gusto di assaporare il cibo, che hanno avuto bisogno di essere rieducati ai sapori... Ricorda che l'anoressia è un percorso che si può invertire.. Con l'aiuto specifico di chi ti sta intorno e di personale specializzato puoi farcela. Prenditi il tempo per conoscerci e scoprirai come puoi riuscire anche tu.

Familiari: sei un genitore, un figlio, un parente prossimo di qualcuno che ha un disagio legato ai disturbi del comportamento alimentare o del controllo del peso e vuoi aiutarlo ma non sai come fare? Contattaci. Possiamo aiutarti a contattare personale medico specializzato che opera attivamente in tutta Italia. Inoltre lo scopo dell'associazione LadridiPagnottelle è quello di formare le famiglie affinchè possano conbattere insieme contro questi disagi.

Noi mettiamo a disposizione esperienza di vita nostra, quella di molte persone che abbiamo incontrato e incontriamo quotidianamente, ma anche l'esperienza di un team di medici, psicologi, fisioterapisti, nutrizionisti e dietologi che da anni, con grande successo, aiutano centinaia di persone a combattere il quotidiano disagio dei disturbi alimentari e del controllo del peso.

Saremo felici di essere contattati per qualsiasi informazione o richiesta di un consulto.

A presto

Il team
Ladri di pagnottelle

 
 
 

Roma - Progetto per il trattamento dei disturbi alimentari

Roma - Progetto per il trattamento dei disturbi alimentari

I Ministeri della Salute e delle Politiche giovanili hanno presentato oggi a Roma il progetto per il trattamento dei disturbi alimentari. L’iniziativa rientra nel programma “Guadagnare salute”, partirà ad aprile. L’intento è di monitorare lo stato della situazione della sanità pubblica in merito al trattamento di queste patologie e si mira ad un aggiornamento costante delle linee guida ministeriali con lo sviluppo della malattia. Integrazione tra i diversi soggetti e i servizi, innovazione e prevenzione sono obiettivi chiave.

Il progetto concentra la propria attenzione su 4 ambiti di intervento: il mondo dello sport e delle palestre; la diet industry e le farmacie, attraverso cui si intende scoraggiare l’uso e abuso di diete “fai da te” e anche di farmaci dimagranti da banco così diffusi specie tra le giovanissime; i mass media e la pubblicità, considerata la rilevanza che modello estetico dominante e la sua rappresentazione hanno sulle forme che assume la malattia. I contributi economici messi a disposizione ammontano a 800 mila euro, coinvolti 5 centri pubblici e 8 tra ospedali, centri di ricerca e organizzazioni di volontariato

Oggi in Italia sono circa 3 milioni i cittadini colpiti da anoressia e bulimia e il numero è destinato ad aumentare. Secondo i risultati di una ricerca condotta da Aba, l’ Associazione per lo studio sull’anoressia e bulimia, sono le donne i soggetti più a rischio. Circa il 96,8% delle persone che presentano disturbi alimentari, infatti, sono di genere femminile. Tuttavia, ad ammalarsi sono anche i bambini e gli over 40. Nei casi più gravi persiste il rifiuto alle cure che potrebbe indurre a ricoveri forzati (molto rari in Italia).

Fonte: http://www.consorzioparsifal.it/notizie.asp?id=1231

 
 
 

Disturbi alimentari, al via il primo piano nazionale

Disturbi alimentari, al via il primo piano nazionale


 

Il progetto "Le buone pratiche di cura e la prevenzione sociale dei disturbi del comportamento alimentare" prenderà il via ad aprile e comprende interventi prevenzione e di assistenza volti a fronteggiare in modo efficace l'emergenza socio-sanitaria dell'anoressia, della bulimia e degli altri disturbi del comportamento alimentare.

Per la prima volta, l'Italia lancia un progetto coordinato a livello nazionale per la prevenzione dei disturbi alimentari e per la promozione di uno stile di vita e di un'alimentazione sana. Il progetto, chiamato "Le buone pratiche di cura e la prevenzione sociale dei disturbi del comportamento alimentare," prenderà il via questo aprile. Il progetto comprende interventi di tipo preventivo e di tipo assistenziale e gode di uno stanziamento di circa 1 milione di euro. Obiettivo, fronteggiare in modo efficace l'emergenza sociale dell'anoressia, della bulimia e degli altri disturbi del comportamento alimentare che investono una percentuale crescente di italiani, per la maggior parte giovani.

Il progetto, elaborato sulla base del Protocollo di intesa tra il Ministero per le Politiche giovanili e il Ministero della Salute e realizzato nell'ambito del programma "Guadagnare Salute," sarà presentato stamani, lunedì 3, presso la sede del Ministero per le Politiche giovanili e le Attività sportive, in presenza di rappresentanti del Ministero per le Politiche giovanili e del Ministero della Salute, rappresentanti della Regione Umbria (regione capofila nel coordinamento del progetto e rappresentanti di servizi pubblici e associazioni attive nel campo della lotta contro i disturbi del comportamento alimentare). Nel corso dell’incontro, che registrerà gli Interventi dei Ministri Livia Turco e Giovanna Melandri, verranno presentati i diversi ambiti di intervento in cui si articola il progetto sul territorio nazionale: monitoraggio delle "buone pratiche" diffuse sul territorio, azioni di prevenzione nella scuola, sui media, attraverso lo sport e il ruolo decisivo dell'industria alimentare.

Vanni Santoni

Fonte: http://www.prontoconsumatore.it/ArchivioArticoli/tabid/72/ItemID/2414/View/Details/Default.aspx

 
 
 

Medicina alternativa:in un ospedale vengono proposte illusioni per dimagrire !!

Medicina alternativa:in ospedale illusioni per dimagrire

SALUTE | Campania – "I pazienti obesi sono ammalati seri non possono essere curati da stregoni o da estetiste.L'obesità è una vera e propria malattia,dai costi sociali elevati e con prospettive future poco edificanti.
Circa la metà della popolazione italiana ha problemi di peso.
Fino ad ora si sta facendo veramente poco, per evitare l'instaurarsi del problema dalla giovane età.
Non esistono leggi o regolamenti che aiutino a combattere un problema medico, con risvolti estetici e non viceversa.
Il risultato è che spesso dopo un'attenta analisi e con l'inizio di un valido programma cognitivo comportamentale e nutrizionistico molti pazienti finiscono per prendere altre strade che offrono miraggi e facili illusioni facendo registrare ai pazienti l'ennesimo fallimento e il loro allontanamento dalla risoluzione del problema.
Il dato vergognoso (in una provincia campana)è che si lascia che un problema importante che coinvolge in particolare i bambini venga affrontato da chi non ha le competenze giuste.
Esistono centri estetici che hanno la presunzione di curare una malattia solo dal punto di vista estetico, dietro lauti pagamenti si convince il paziente che una serie di massaggi ben fatti può risolvere il problema definitivamente.
Ma il dato più grave è rappresentato dal fatto che presso l'azienda Ospedaliera ........da alcuni anni è operante una struttura di medicina alternativa (già il fatto di essere alternativa alla medicina tradizionale la dice lunga) che vorrebbe ricondurre il problema obesità solo in funzione di intolleranze ad alimenti o stati energetici particolari.Concetti questi cari alle medicine orientali.
I pazienti obesi sono sottoposti a test di intolleranze alimentari e alla fine tutti sono intolleranti sempre agli stessi principi nutritivi, il risultato finale è che secondo questa medicina eliminando l'alimento che crea intolleranza si può affrontare una malattia complessa come l'obesità in maniera agevole a dispetto di quanto fanno ogni giorno clinici illustri che sanno bene che affrontare e risolvere la malattia obesità è di quanto più difficile possa essere perché la patologia è multifattoriale e tutte le cause che ne sono alla base non sono ancora perfettamente conosciute.
Un Ospedale di altà specializzazione quale è il xxxxx non può e non deve dare indirizzi sbagliati ai pazienti, che già sono sufficientemente disorientati, solo in virtù di logiche aziendali che mirano a far quadrare i conti.
La medicina vera,quella che fa bene al paziente molto spesso non concorda con le logiche di cassetta ed è strano che medici laureati in medicina e chirurgia ad un certo punto agiscano seguendo criteri non sanciti dalla medicina ufficiale in virtù della quale sono stati assunti presso strutture pubbliche. Ci sarebbe da far chiarezza! "

Autore: Dott.Franco Parente - sanzero@aliceposta.it -

Fonte: http://www.casertanews.it/public/articoli/200803/art_20080302072738.htm

 
 
 

L’anoressia tra gli uomini dilaga

L’anoressia tra gli uomini dilaga   
Di Federica Cirella   
Friday 29 February 2008

Su dieci persone sofferenti di anoressia e bulimia,una è maschio.

Le gambe-stecchino,i fianchi stretti,il petto inesistente.La magrezza sulla passerella non è passata di moda,anzi:oggi sfilano più essere scheletrici di una volta,con una differenza.Sono magri anche gli uomini.Se fino a pochi anni fa piaceva il maschio balestrato con pettegolai e abbronzatura da surfista,adesso va tutto un altro genere:viso pallido,braccia scarne,niente muscoli.

E se la “taglia zero” delle modelle aveva innescato un dibattito sul legame con i problemi alimentari,in crescita non solo in Gran Bretagna,era inevitabile che anche il fenomeno maschile destasse preoccupazione.Anche perché i problemi sembrano esserci davvero:le chearities contro anoressia e bulimia segnalano un aumento di casi anche tra gli uomini.La colpa non può che essere di questa nuova tendenza esaltata ora dalle passerelle e dal fatto che le riviste patinate hanno cominciato promuovere un’immagine poco salutare del fisico maschile.
Così a dettare legge sulle passerelle sono uomini come David Lindwall,Nicolas bemberg,Chris Ulyatt,Sasha Kooienga o come Stas Svetlichny,russo:1 metro e 80 per 69 chili.
L’anoressia è una malattia che riguarda esclusivamente le donne?Ci si ammala per indossare la famigerata taglia 38 delle modelle?
Oggi si scopre che non è così:risale infatti al 1689 il primo caso di anoressia maschile:un ragazzo di 16 anni,era affetto da anoressia nervosa dovuta ad una progressiva mancanza di appetito causata da “studio eccessivo” e “dalle eccessive sofferenze della mente”,e non rispondeva alle cure tradizionali. Il dottore inglese Richard Morton formulò un’ipotesi sensazionale per l’epoca:il problema non era di natura organica,ma nervosa.Consigliò al giovane di abbandonare gli studi e trasferirsi in campagna per distrarsi:la strategia funzionò.Quindi il paziente “zero” del più drammatico e pericoloso dei disturbi alimentari era un maschio.Ci sono voluti due secoli prima che altri scienziati prendessero in considerazione l’anoressia negli uomini.
Di anoressia maschile si parla poco e malvolentieri,quasi fosse un tabù:difficile far accettare a un uomo l’idea di essere colpito da una “malattia da donne”.Rispetto alle donne i maschi tendono a negare il problema e ,anche anche se ne prendono coscienza,non ne parlano apertamente.Come si spiegano allora i casini aumento di cui parlano le statistiche?Su questo aspetto gli specialisti sono divisi.Alcuni parlano di un aumento reale,dettato soprattutto dall’influenza dei media e dai cambiamenti dei modelli culturali.
“L’immagine mediatica del maschio ideale non è incentrata sulla magrezza,come per le donne,ma sulla forma fisica”.Non deve sorprendere quindi,quindi,che la causa principale di perdita di peso  nei maschi anoressici sia l’eccesso di esercizio fisico.
Altri hanno una teoria diversa:il dottor Fabio Galimberti,non crede in aumento numerico,ma piuttosto in una crescita di “uomini che cercano una cura,perché ormai si parla sempre di piùdei disturbi maschili del comportamento alimentare ed è dunque diventato socialmente più lecito per un mashio chiedere aiuto.

E mentre nelle donne il momento in cui si manifesta per la prima colta la malattia  coincide con lo sviluppo sessuale,negli uomini avviene più tardi. Proprio la sessualità è un momento fondamentale per indagare sulle differenze tra anoressia maschile e femminile:” I maschi usano l’anoressia come strumento per arrivare più disinibiti al primo incontro con l’altro sesso,dimagrendo e raggiungendo il proprio ideal estetico hanno la conferma del proprio valore”.Tutto il contrario per le donne,”usano l’anoressia per mettere alla prova l’altro o per tenerlo a distanza attraverso la negazione della sessualità”.

Fonte: http://www.iniziativa.info/index.php?option=com_content&task=view&id=3563&Itemid=32

 
 
 

New York, bancarelle di frutta itineranti per combattere obesità

New York, bancarelle di frutta itineranti per combattere obesità
 
 

NEW YORK (Reuters) - La città di New York rilascerà 1,000 nuovi permessi per banchi di frutta e verdura itineranti per una nuova battaglia contro l'obesità dei suoi cittadini.

Il Consiglio cittadino ha votato ieri per la concessione dei permessi nei quartieri meno abbienti, sostenendo che la scarsità di prodotti freschi ha portato a obesità e problemi di salute. Il portavoce del Consiglio Christine Quinn ha detto che i banchi saranno disponibili entro la primavera.

"Nella nostra città, le comunità in cui maggiormente si diffondono obesità e diabete sono le stesse in cui manca la disponibilà di base di frutta e verdura", ha detto Quinn.

La più grande città degli Stati Uniti guida da tempo iniziative a favore della salute, come il controllo dei grassi nella carne servita al ristorante, nel 2006, e il divieto di fumo in bar e ristoranti, nel 2003. Presto verrà introdotto anche l'obbligo di indicare le calorie di ogni piatto riportato sul menù.

Ci sono al momento più di 4,000 permessi per i cosiddetti "green carts" ("banchi verdi") a New York, che si possono comunemente vedere nella benestante Manhattan.

C'è tuttavia chi si non si trova in accordo con l'atto promosso ieri dal Consiglio. Oltre ai proprietari dei supermercati, anche tra i membri dello stesso Consiglio c'è chi si oppone: "Se la gente volesse questi prodotti, i negozi li venderebbero", ha detto John Liu.

La scelta alimentare di persone poco abbienti ricade spesso su prodotti meno sani per il loro basso costo. Il tasso di obesità a Manhattan è infatti sotto il 15 %, mentre supera il 27% a Harlem, South Bronx e Bedford-Stuyvesant a Brooklyn.

Fonte: http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=entertainmentNews&storyID=2008-02-28T094301Z_01_CON828263_RTRIDST_0_OITLR-NY-FRUTTA-OBESITA.XML

 
 
 

Il 17,4% dei ragazzi di 14 anni è in sovrappeso

L'INDAGINE

Il 17,4% dei ragazzi di 14 anni è in sovrappeso

Più di un ragazzo su 5 ha un peso eccessivo. I dati riguardano uno studio fatto su 476 ragazzi modenesi di 14 anni che frequentano la terza classe della scuola media. La colpa? Troppa tv, poco sport e cattiva alimentazione 

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 Modena, 27 febbraio 2008 - Il 17,4% dei ragazzi di 14 anni residenti in provincia di Modena è in sovrappeso, mentre il 4,6% è obeso, con una maggiore prevalenza fra i maschi rispetto alle femmine. I dati emergono da uno studio condotto nel 2007 in provincia di Modena, come nel resto della regione Emilia Romagna, su 476 ragazzi di 14 anni che frequentano la terza classe della scuola media e saranno presentati venerdì 29 febbraio, a Palazzo Carandini (via dei Servi, 5) nel corso del convegno 'Sovrappeso e obesità infantile', promosso dall'Assessorato alle Politiche per la Salute del Comune di Modena, dall'Azienda Usl e dall'Azienda Ospedaliero-Università di Modena. I numerosi interventi di amministratori, medici ed esperti che si susseguiranno dalle ore 9 alle 16 illustreranno, inoltre, i servizi attivi o, le strategie e le proposte d'intervento per prevenire un evitabile rischio per la salute e il ruolo della scuola, della famiglia e del territorio in tal senso.

  

In particolare, l'indagine è stata coordinata dal Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (Sian), in collaborazione con il servizio Pediatria di Comunità dell'Azienda Usl di Modena e finanziata dal Comune di Modena per quanto riguarda l'approfondimento distrettuale. Sono stati misurati peso, altezza e circonferenza di vita dei ragazzi ed inoltre valutate abitudini, preferenze alimentari e la tendenza a svolgere attività fisica. Rispetto a quanto rilevato nei bambini di sei anni (indagine condotta nel 2003) ed in quelli di 9 anni (indagine condotta nel 2005), la percentuale di "eccesso di peso" evidenziata nei ragazzi di 14 anni appare più bassa. Resta il fatto che più di 1 ragazzo su 5 presenta un eccesso di peso in corrispondenza dell'inizio della pubertà, una fase critica per lo sviluppo psicofisico dell'individuo. 

 

La prevalenza di sovrappeso ed obesità sembra essere inferiore nei ragazzi di 14 anni residenti a Modena, rispetto a coloro che risiedono nel resto della provincia. Se si guarda, infatti, al dato differenziato tra comune di Modena e provincia, la prevalenza di obesità nei quattordicenni in città è del 3,4% contro il 5,6% del resto della provincia. Allo stesso modo paiono in sovrappeso il 15,4% dei ragazzi che vivono in città contro il 19% dei loro coetanei della provincia. Il dato dovrà comunque essere confermato da ulteriori studi regionali.

 

I comportamenti alimentari non equilibrati giocano un ruolo importante nel determinare un eccesso di peso nei ragazzi. Già a 14 anni si tende a perdere la buona abitudine di consumare la colazione del mattino: solo 8 ragazzi su 10 la fanno con discreta continuità (le precedenti ricerche dicevano che la quasi totalità dei bambini di 6 e 9 anni faceva colazione). Si conferma l'avversione dei ragazzi nei confronti di verdure e ortaggi, le uniche eccezioni sono rappresentate da carote, insalata e pomodori. I cavolfiori, insieme ai broccoli sono le verdure meno amate, piacciono solo al 16% dei ragazzi e quasi 1 su 4 non li ha mai assaggiati. Va un po' meglio per la frutta, generalmente gradita alla gran parte dei ragazzi, soprattutto quella estiva. Solo alla metà dei ragazzi interpellati piace il pesce e fra questo soprattutto tonno, molluschi e crostacei.

 

L'attività sportiva organizzata è svolta dal 72% dei ragazzi nella nostra provincia, senza differenze tra maschi e femmine. Gli sport in assoluto più praticati sono il calcio, la pallavolo, il nuoto, la danza, il tennis. Inoltre, più del 50% dei quattordicenni pratica sport per 3 o più ore a settimana. Rispetto ai bambini di 6 e 9 anni, nei ragazzi lo sport è più efficace per limitare lo sviluppo di sovrappeso ed obesità. Nel campione considerato, infatti, la percentuale di obesi è maggiore in coloro che non praticano sport rispetto a chi lo fa. Più importante dello sport è però l'attività fisica quotidiana non strutturata, come correre, giocare e utilizzare la bicicletta, che rappresenta un elemento protettivo nei confronti dell'insorgenza di sovrappeso nei ragazzi di 14 anni, in maniera tanto maggiore quanto più la si pratica.

 

La televisione rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di sovrappeso ed obesità nei bambini, perché facilita la sedentarietà e per l'influenza negativa della pubblicità alimentare. Nei ragazzi di 14 anni di Modena, si è rilevato che la percentuale di soggetti sovrappeso ed obesi è quasi il doppio fra coloro che guardano la tv per 3 o più ore al giorno, rispetto a coloro che la utilizzano fino a 2 ore al giorno. Meno del 20% dei genitori e dei ragazzi indagati afferma di farsi orientare dalla pubblicità nella scelta dei cibi. Quasi tutti i ragazzi dichiarano di essere guidati nelle loro scelte alimentari dai genitori, ma non di secondaria importanza sono il sapore dei cibi e le abitudini. Infine, non si deve trascurare l'influenza della famiglia: la presenza di un bambino obeso si associa frequentemente ad una famiglia dove uno od entrambi i genitori sono sovrappeso od obesi. Tale fenomeno è verosimilmente determinato da abitudini alimentari non equilibrate che i genitori mantengono all'interno del nucleo familiare.

Fonte: http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/modena/2008/02/27/67714-ragazzi_anni_sovrappeso.shtml

 
 
 

VIDEO SULL'ANORESSIA...

Post n°28 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da ladrodp

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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