siamo i delusi, noi sognatori incalliti che nemmeno innumerevoli calci in faccia ci avevano scosso poi troppo.
Credevamo nel bel modo, nella pace nel mondo, nell'armonia delle cose, perchè così deve essere e forse più semplice. Credevamo e forse crediamo ancora, sconfitti da quello che si trova intorno, dal sentirsi ancora fuori posto e dal cercare un luogo dove stare, ma con le ultime speranze ancora.
Orgogliosi di essere un po' diversi nel nostro inspiegabile modo di sentire e di credere, pensando che il giusto esista, che tutto abbia un suo senso, che solo al momento non si riesca a vedere, ma sempre presente.
Ebbene mi dichiaro sconfitto, mi arrendo alle fatiche senza riscontri...e che tutto prenda il suo sentiero senza di me, io sono stanco e godo dei miei budini bianchi, nel ficcare le dita nel barattolo, godo dei cerchi che si aprono quando meno te lo aspetti, delle nuvole che alla sera prendono colori rosati ad avvolgerle tutte in carezze infinite.
Sono uno dei stanchi che cammina in strade affollate sentendosene al di fuori, spettatore del circo, impotente al fulgore di luci e al fetore di anime chiuse, senza più frasi d'amore spicciolo, quello raccolto in programmi di cerco te, dei perdoni da anima pura e da buoni intenti.
Non perdono un cacchio, cerco solo di comprendere, ma se tu vorrai essere distante, ti lascierò nelle tue ineluttabili scelte, senza capirne il perchè...avrò i miei perchè da mandare allo sbaraglio, oltre le consuetudini, oltre gli affanni di un vivere sopravvivendo alla monotonia di inutili ed inconsapevoli orgogli, stronzate tutte stronzate, mi sia concesso anche nei miei pensieri barcollanti e nelle convinzioni da trenta monete d'argento, piantala...prendo te e di te, e sia termine ad ogni palla da raccontarsi....
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