Un blog creato da LadroDiNuvole il 24/09/2005

Archivio del nulla

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AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 

 

 

Post n°185 pubblicato il 20 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole
inutili presenze e assenze illogiche...
 
 
 

evasioni dal vento

Post n°184 pubblicato il 20 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole


"
riprendi le solite abitudini "...
notti, moccoli di candele, note, silenzio...pace
immagini, indifferenze, pensieri lontani
" mi vuoi bene ? " " "
non credito a perdere, mattoncini lego, meccano e bulloni a stringere
bicchiere d'acqua che si consuma, girelli di burro, gradini di chiese, fontane e passaggi di notte,
" se 'sta sera sono quì..."

...vado a buttare la spazzatura...ritornando alle cose di sempre

 
 
 

Post n°183 pubblicato il 19 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole
cosa lascerai ancora, soffi di carta come vento a spazzar pensieri o raccoglierai...
 
 
 

Post n°182 pubblicato il 19 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole
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Post n°181 pubblicato il 18 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole

vivo spesso l'angoscia dell'abbandono...
 come se a volte, in qualche inspiegabile momento, facessi replay...ripercorrendo tempi e sensazioni.
e rimbalzano tornando, impossessandosi di ogni mia consuetudine, scavalcando e scavando...lasciandomi mendicante a frugare nel marciume di spazzature...ed altri tempi, ed altri errori...

non so quale gusto abbia il tamarindo...
 


Notturno Delle Tre      Ivano Fossati

La ragazza lo sa
come non farmi dormire
la ragazza lo sa
e lo sapeva già bene
ancora prima di uscire

Lei cammina dondolando
e non ancora al portone
sperimentava su me
il passo poco innocente
di chi innocente non è.

La ragazza ci lascia qui
nella casa deserta
senza luci, né candele
e una persiana che rimane aperta

Tutta la gente non sa
dietro quale segreto
dietro quale divieto
si perde una notte così

Tutta la gente non sa
dietro quale dolore
se dolore c'è
quando son quasi le tre.

La ragazza invece lo sa
lei che cammina dondolando
sulla strada di casa
in qualche vetrina buia
si starà specchiando

E passerà un lampione, un'ombra, un bar
poi passerà anche me
e anche questa notte
per tutti e due
passeranno le tre

E passerà un auto, un ponte, un tram
poi passerà anche me
e anche questa notte
senza quasi dolore
passeranno le tre.

La ragazza lo sa
come non farmi dormire
la ragazza lo sa
e lo sapeva già bene
ancora prima di uscire

Lei cammina dondolando
e non ancora la portone
sperimentava su me
il passo poco innocente
di chi innocente
(per fortuna)
non è

 
 
 

Post n°180 pubblicato il 12 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole
Foto di LadroDiNuvole.
 
 
 

Post n°179 pubblicato il 12 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole

 
 
 

Post n°178 pubblicato il 11 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole
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Post n°177 pubblicato il 11 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole
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senzaparole

Post n°176 pubblicato il 11 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole


 
 
 

Post n°173 pubblicato il 10 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole
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.....

Post n°172 pubblicato il 10 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole

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P. Benetollo

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Post n°171 pubblicato il 09 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole
......
 
 
 

Post n°170 pubblicato il 09 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole

succede di alzarti con un senso di strano, reduce di qualche battaglia con te, separato dalla reatà da un insieme di sensazione, come se tutto fosse a scorrere lontano, e tu al di fuori seduto sulla poltrona del cinema con la stanchezza dentro che ti assopisce al poco intorno del non vedere
 
 
 

da Niente Canzoni d'Amore : " La vendetta dei dannati " racconto breve ..... Bukowski

Post n°169 pubblicato il 09 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole

Nel dormitorio dei falliti il russare era fortissimo, come al solito. Tom non riusciva a dormire. Dovevano esserci sessanta cuccette, ed erano tutte occupate. Gli ubriachi russavano più forte, e la maggior parte di quelli che stavano lì erano ubriachi. Tom si alzò a sedere e guardò il chiaro di luna entrare dalle finestre e cadere sugli uomini addormentati. Si preparò una sigaretta, e l'accese. Tornò a guardare gli altri uomini. Che branco di brutti coglioni inutili e cazzoni. Anzi, altro che cazzoni. Le donne non li vogliono. Non li vuole nessuno. Non valgono un cazzo, ah, ah, ah, e lui era uno di loro. Tirò fuori la bottiglia da sotto il cuscino e si fece l'ultimo. L'ultimo goccio era sempre il più triste. Infilò il vuoto sotto la cuccetta e guardò di nuovo gli uomini che russavano. Manco a tirargli la bomba atomica, non ne valeva la pena.
continua....

 
 
 

Post n°168 pubblicato il 08 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole
 
 
 
 

Post n°167 pubblicato il 08 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole


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Post n°166 pubblicato il 08 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole
beh a volte potrebbe essere utile usare questo link
 
 
 

Post n°165 pubblicato il 08 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole

.

per chi volesse fare un bel testino, dopo la palla della lettura di prima....qui

il mio....RISULTATO




Dotati di una giusta dose di buonsenso, sapete instaurare ogni tipo di realazione. Siete equilibrati e attenti nel concedere la vostra intimità e vi adoperate per il prossimo soltanto se ritenete sia strettamente necessario. Aiutare chi ha bisogno non significa annullare la propria personalità e voi ne siete consapevoli.



mah postate i vs almeno so chi passa di qui....forse ( il mio insomma...non so affatto instaurare qualsiasi tipo di relazione)

 
 
 

da educational.rai.it

Post n°164 pubblicato il 08 Ottobre 2006 da LadroDiNuvole

 Il latino comprehensio significava letteralmente presa, atto dell'afferrare.

Il passaggio dall'idea di prendere fisicamente a quella di prendere con la mente, dunque capire, è molto diffuso nelle lingue del mondo.

Ad esempio, la parola tedesca Begriff -concetto - significa letteralmente afferrato.

Anche capire (capere) o leggere (legere), in latino volevano dire prendere, raccogliere.

Il senso di comprensione come atto, capacità di contenere in sé era presente nell'italiano antico, ma è diventato sempre più raro e letterario.

Si ritrova infatti soltanto in alcune parole collegate, come comprensivo, si può dire ad esempio il prezzo è comprensivo dei pasti, o in un vocabolo quale comprensorio, che indica un complesso di edifici abitato da varie famiglie.

I significati del termine comprensione più usati oggi sono due.

Il primo è quello di capacità di comprendere, cioè di capire con l'intelletto, di intendere una nozione o un ragionamento.

Comprendere significa prima di tutto sviluppare ed esercitare l'intelligenza.

Questo può avvenire in modo automatico e impercettibile.

È una situazione che si verifica, ad esempio, nella rapida assimilazione di una serie di piccole informazioni quotidiane.

I gesti, i suoni, le situazioni che incontriamo nell'arco di una sola giornata, sollecitano in continuazione la nostra mente, anche se non ce ne rendiamo conto.

In questo modo, la nostra intelligenza è sempre in allenamento.

Quando ci si applica in modo più consapevole alla comprensione di qualcosa, nello studio o nel lavoro, si acquista esperienza e si accresce la propria cultura.

Si può giungere, infine, a conoscere in modo più approfondito la realtà che ci circonda.

Il concetto di comprensione è dunque fondamentale, soprattutto nella società dell'informazione.

Perché si possa comunicare, infatti, non basta il semplice contatto.

Non è sufficiente che si mettano in atto due azioni separate: ad esempio, quella di scrivere da parte di una persona, e quella di leggere lo scritto da parte di un'altra.

Lo stesso vale per l'atto di parlare e quello di ascoltare.

Vi sarà comunicazione solo se l'informazione, di qualunque tipo, sarà assimilata e compresa, perché come scrive Dante ‘non fa scienza, sanza lo ritenere avere inteso’.

Naturalmente la comprensione non riguarda solo chi riceve le informazioni: dipende anche da chi le invia.

Un testo, scritto o parlato, sarà tanto più comprensibile quanto più semplice e ben articolato.

A questo primo significato della parola comprensione è legato un termine come comprendonio, che si usa per scherzare o per prendere in giro.

Di solito si parla di comprendonio quando ci si riferisce a qualcuno che non ne ha molto.

Il secondo uso di comprensione è quello che indica indulgenza, tolleranza, capacità di comprendere i difetti degli altri e di sopportarli senza lamentarsene.

Vi è infine il significato di compassione.

Questo tipo di comprensione è una caratteristica sempre più invocata, evidentemente perché sempre meno diffusa.

Si chiede comprensione per le categorie sociali più deboli: extracomunitari, tossicodipendenti, anziani, minori.

Purtroppo questo genere di comprensione è spesso alternativo, non affiancato al primo.

Se c'è bisogno di comprensione, molte volte accade perché non si comprendono ragioni e diritti altrui.

 
 
 
 
 
 
 

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