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Ombre e Lavanda III


Ombre e Lavanda IIIQuando Callisto ed io giungemmo all'Arena, lo spettacolo che si aprì davanti agli occhi aveva un non so ché di sovrannaturale, sapevo che l'Arena fosse un luogo altamente importante a livello astrale e magico, ma non immaginavo lo fosse fino a questo punto. Vidi massi galleggiare, prismi di luce ovunque e scariche di elettricità che attraversavano da un punto all'altro l'intero perimetro dell'Arena stessa. Vargas che ci aveva preceduti, stava posando dei cristalli a formare un “symbolon” magico, o almeno questo era il poco che riuscivo a capire. Non mi accorsi della presenza dei Grandi maestri fino a che uno di loro non parlò, disse qualcosa in elfico antico e tutti loro si misero in cerchio in corrispondenza dei cristalli posizionati da Vargas e dagli altri. Un ragazzo si avvicinò a noi due che, incantati dalla scena, eravamo come bambini davanti ad un mercante di balocchi, e ci intimò di stare indietro. Ci spostammo malvolentieri, volevo a tutti i costi osservare quindi chiesi a Callisto di aiutarmi e mi arrampicai su un muretto vicino a un'arcata laterale, ero distante ma potevo vedere bene il gruppetto di Alti Maghi e anche Vargas.Ad un tratto, appena i maghi smisero di pronunciare l'incantesimo, i massi cominciarono a muoversi in ordine e a disporsi formando una barriera sopra le teste dei maghi, fu allora che capì. Lo scudo non era niente altro che la magia stessa emanata da ogni singolo individuo del cerchio in connessione con gli altri. Vargas, senza muoversi dalla sua posizione nel cerchio chiamò Callisto: “Attacca adesso!Lancia più incantesimi che puoi, noi siamo i tuoi bersagli”.Adesso sì che la cosa si fa interessante: “Con piacere”.Callisto cominciò a lanciare diverse Palle di Fuoco seguite da Onde di Esaurimento, su alcuni dei maghi e soprattutto su Vargas, sospettavo fosse una sorta di vendetta per il battibecco del pomeriggio. Lo scudo, ovvero i maghi interconnessi, stava reggendo bene, poi lo vidi: in mezzo al turbinare delle pietre a mezz'aria, alle scariche dello scudo e ai colpi possenti di Callisto c'era Nak'ell che attirato dallo spettacolo magico incautamente si era avvicinato troppo al cerchio. Il cuore mi si fermò in gola, mi misi a correre verso Nak'ell sperando che non fosse colpito per sbaglio, nella foga urtai un cristallo, questo esplose di una luce accecante, udii uno schianto poi sprofondai in un buio innaturale.Sta riprendendo conoscenza per fortuna, stupida, poteva morire, se non avessi intercettato il potere del cristallo con il potere di deviazione, ora di lei non resterebbe nemmeno il ricordo. “Vi state svegliando finalmente, siete una stupida, avete rischiato la morte, lo sapete? I cristalli mentre lo scudo è attivo non devono mai essere spostati, altrimenti una folgore potentissima si abbatte su chiunque sia nel raggio d'azione dello scudo, per fortuna sono riuscito a deviarne il corso..”Mi sentivo intorpidita, estremamente dolorante e i miei occhi non avevano riacquistato ancora bene la vista, ma il pensiero andò subito al bambino “Nak'ell.. Nak'ell sta bene? E' ferito? ..”“Il ragazzo sta bene, mentre deviavo il fulmine Callisto, e gli altri maghi, hanno creato uno scudo protettivo intorno a lui, c'è mancato poco che non lo incenerisse la forza stessa dello scudo che stavamo evocando. Dovreste fare più attenzione a quel bambino, non può pensare di andare dove e come vuole o, forse, non sapete infondergli la giusta disciplina? Questa è una cosa seria, non un gioco!”Avvertivo la rabbia nella sua voce, ma anche una certa apprensione o dovrei dire paura? Paura mascherata da collera “Perdonatemi non accadrà più, non sapevo che Nak'ell si fosse nascosto qui, è solo un bambino ed era in collera con me, quindi non siate troppo duro con lui, è me che dovreste incolpare, sono stata distratta, ed anzi, vi ringrazio per avermi protetta un'altra volta..”“Ho fatto solo il mio dovere, il dovere di un mago è proteggere chiunque con la magia e “dalla magia”, avrei dovuto avvertirvi della pericolosità dei cristalli, ma non ce ne é stato il tempo, vi sentite bene?”In quel momento, mentre cercavo di alzarmi in piedi, tutto cominciò a girare vorticosamente e mi sentii bruciare, poi tutto si fece di nuovo nero, qualcuno mi afferrò prima che cadessi a terra, poi non ricordo altro.“E' svenuta, dev'essere stata la scarica, deve averla colpita di striscio” eppure ero convinto di aver deviato interamente la folgore del cristallo “lasciate che la porti nelle sue stanze, deve riposare” feci per andarmene con lei in braccio quando mi interruppe il Lord Ianis: “Vargas sei tu responsabile di questa donna e del ragazzino non dimenticarlo, se un altro disastro del genere dovesse verificarsi sarai punito, noi Grandi Maghi non tollereremo oltre l'ingerenza e l'incoscienza di quella -druida- e del suo marmocchio”.“Si, mio Signore Ianis, non si ripeterà più, me ne occuperò io, comunque questo sfortunato incidente ha dimostrato che lo scudo così come è stato concepito funziona, ed anche fin troppo bene, vogliate perdonarmi ora, devo andare. Callisto porta Nak'ell da Barbara ti raggiungerò più tardi da lei”.Era pesante, o forse ero io ad essere sfinito, evocare e mantenere uno scudo connesso è difficoltoso già di per sé, ho dovuto anche deviare quel maledetto cristallo, per fortuna che ho evocato in tempo la formula di deviazione, altrimenti lei sarebbe stata ferita molto gravemente, o peggio, sarebbe anche potuta morire, ma non deve accadere. Non così e non ora.Mi incamminai, con lei esanime tra le braccia, alcuni ragazzi che passeggiavano in chiostro, vedendoci mi chiesero timidamente se lei stesse bene, alcuni sembravano davvero preoccupati, altri sembravano solo disgustati (i pregiudizi dei maghi verso i druidi sono duri a morire), assicurai tutti che fosse solo un malore, ma non ne ero poi così certo, se lei era svenuta così dopo avermi parlato, doveva esserci qualcosa che non andava.Il braccio sinistro mi doleva terribilmente mentre salivo le scale dell'ala est del dormitorio, tutti gli studenti si sporgevano dalle loro camere intimoriti, incuriositi dalla scena, l'Arcimago che porta un'allieva svenuta nelle sue stanze non era una cosa da tutti i giorni. Sentivo i loro brusii alle spalle, li guardai in modo torvo, questo bastò ad ammutolirli e a dileguare i curiosi.Ogni tanto essere un Arcimago ha i suoi vantaggi... Aprii mentalmente la serratura della stanza di Isabeau e la adagiai sul grande letto, che una volta era stato anche il mio, e la osservai, finalmente libero di guardarla senza dover distogliere lo sguardo. Era bella, come il giorno che la vidi la prima volta più di vent'anni prima, anche se, in questo tempo, di anni ne sono trascorsi solo dieci.Sembrava dormisse, ma mi accorsi che il respiro non era affatto regolare, stava male, e anch'io non mi sentivo troppo bene.Sollevai la manica della tunica, il braccio sinistro era completamente ustionato,pieno di vesciche e bolle; trattenni a stento un'imprecazione, il tessuto contro la pelle mi dava un dolore terribile, era come se qualcuno mi avesse versato addosso lava bollente. Eppure avevo deviato la folgore, o forse no? Cosa era andato storto? I miei poteri non avevano funzionato? Non avevo il tempo di pensarci ora, dovevo trovare un medico per lei e al più presto.Mi ero preso davvero un bello spavento, Nak'ell stava per essere incenerito da quei maledetti cristalli ed anche Isabeau, stupidi maghi da strapazzo, avrebbero dovuto avvertirci che era così pericoloso, per fortuna sono riuscito a proteggere il bambino, ma non Isabeau, se penso allo schianto terribile e a quella maledetta scarica che le si abbattuta contro mi si gela il sangue, quando lo vista rovinare a terra in quel modo così innaturale ho creduto veramente che fosse morta. Tutto per colpa di quello stupido di Vargas e della sua combriccola di maghetti scarsamente dotati! Lui avrebbe dovuto proteggerla e non lo ha fatto tanto bene quanto avrei potuto fare io, se avessi evocato la “Riflessione dell'incantesimo” , invece di usare “deviazione” come ha fatto quello stolto mezz'elfo, senza pensare che la deviazione funziona solo su incantesimi che siano lanciati da un incantatore non devia scariche derivanti da un cristallo difensivo, lo saprebbe anche un bambino Ecco perché sono stati colpiti entrambi, per lui non mi dispiace affatto, un po' di dolore è quello che gli ci vuole, ma sono preoccupato per Isabeau, non mi sembrava stesse molto bene. Sarei andato con lei, se non dovessi mettere al sicuro Nak'ell. Ne approfitterò per parlare un po' al ragazzo e per capire come mai non vuole partire, la strada per arrivare da Aranji e Barbara è abbastanza lunga, soprattutto di notte e con questa luna fioca.
© IsA