Io e la notte

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 Respiravo profondamente l’aria della sera, si trascinava dietro un tiepido profumo di gerani. Mi assalì il timore che tutto sarebbe rimasto identico e immutabile come quei vasi indifferenti nulla era certo – mi dissi. Ero stanca quel difficile esercizio di equilibrio in bilico tra l’infanzia il presente e il futuro remoto aveva incredibilmente moltiplicato il tempo per la prima volta erano davvero esistiti istanti gemelli trascorsi a braccetto lontani tra loro nel tempo. Era stato un piccolo impossibile miracolo mi colse una breve vertigine. In quella inviolata solitudine fu come se l’universo dentro di me avesse fatto una capriola e adesso si fosse capovolto messo a testa in giù mi piaceva tanto. Ecco – mi dissi – questo preciso attimo è gioia. Il silenzio là fuori era così dolce che mi pareva di sentirne il canto da qualche parte avevo letto che tutto è armonia se solo riusciamo a sentirla, così rimasi in ascolto ed ebbi cura di muovermi senza spostarlo. Il Silenzio. (Anna Marchesini)