Essere o voler esser

In posta


Stamattina sono andata in posta a pagare l'ICI e, ovviamente, c'era una marea di gente.Mentre aspettavo il mio numero sentivo i discorsi che facevano una ragazza e una signora di una certa età. La ragazza raccontava alla signora le difficoltà che aveva la mamma a trovare, a 50 anni, un lavoro visto che avevano un mutuo di 600 euro da pagare e la mamma si era licenziata a causa di non so bene cosa. Diceva che "giù" (deduco in terronia anche se la ragazza non aveva l'accento meridionale) la mamma sarebbe stata in compagnia anzichè essere qui a Milano da "sola", che anche affittando una casa avrebbero pagato al massimo 250 euro d'affitto e quindi sarebbero rimasti in tasca più soldi rispetto a ora. La signora ha chiesto alla ragazza il perchè non prendessero in considerazione di vendere la macchina.La ragazza ha risposto che per l'auto avevano offerto 9,000 euro e che la macchina valeva di più e, comunque, sarebbe potuta servire alla mamma in caso avesse trovato un lavoro qui. La signora allora ha chiesto se la mamma guidava.La risposta è stata "no" .. ma, sempre se fossero rimaste qui, magari avrebbe potuto prendere lei (la ragazza) la patente ........ quando avrebbe compiuto 18 anni ! A vederla, e a sentirla ragionare, non sembrava essere ancora cosi piccola. Aveva solo 16 anni e cercava, con uno sguardo preoccupato, una qualche informazione che potesse, chissà come, suggerirle una soluzione.Da quello che ho capito la ragazza e sua mamma avevano perso, a giugno, il papà e il marito e valutavano se tornare al paese oppure stringere i denti per rimanere qui, in questa grande città apparentemente "fortunata". Mi ha fatto tenerezza e mi ha riportato indietro ai miei 16 anni e mi sono richiesta, per la miliardesima volta, come abbia potuto mia mamma farmi vivere con tutto il necessario, con qualche piccolissimo extra; come abbia potuto mantenere quel bell'appartamento acquistato solo 6 mesi prima della morte di mio padre, come abbia fatto a insegnarmi, in modo serio e sensato, il valore dei soldi e l'accontentarmi di piccoli ma preziosi "fuori budget". Avevamo sempre il sorriso sulle labbra (a parte quando facevo qualche mascalzonata delle mie .. e le prendevo di santa ragione), c'era dialogo, c'erano scemenze, c'era tenerezza. Ascoltando queste due persone in posta mi sono accorta di pensare a cosa avrei potuto proporre alla ragazza. Probabilmente se mi fossi intromessa mi avrebbero presa per scema e magari risposto male e ovviamente ho taciuto. Ecco, mi manca l'essere una "grande", una coraggiosa, una in gamba .. come lo era Laura, mia mamma. Non so perchè scrivo queste cose. Forse è un modo per dare una spinta a chi ne ha bisogno, ammesso ne abbia...•