Finché non amiamo
Non siamo e nemmeno voliamo e
I nostri gesti non sono che
Gesti compiuti davanti allo specchio
Che non sanno di vita
Ma di polvere di stelle cadenti
Che scintillano un attimo
Per poi spegnersi nel vuoto,
Dettati solo da sterile vanità
Non sono che foglie morte, gesti affettati,
Fumo negli occhi, parate di stelle, messinscene
La quali ci logorano la vita,
facendoci girare a vuoto dietro fate morgane.
Non sono mai gesti vivi
Che possano arrivare a toccare
Le corde più profonde dell’anima
e salvarci la vita
Da vite parallele e tradimenti dell’anima
Ma gesti sterili che non escono
Dalla cornice d’orata
di uno specchio per le allodole
Per il quale sono compiuti.
Gesti che non sanno donare
Anche quando danno
Mani avide che non sanno offrire
Quanto piuttosto prendere e pretendere
Perché sono gesti che rimangono
a rimirarsi allo specchio.
Ed è giusto che sia così e che solo l’amore
Sappia compiere questo ineffabile miracolo
Ché solo quando amiamo
Nasciamo davvero alla vita
E siamo vivi
E i nostri gesti vivono e si fanno luce
di una vita che è la vita stessa
Ed è solo nel tempio dell’amore che sappiamo
vivere e donare la vita
Alla luce del sole
Offrendo noi stessi su quell’altare sacro
E siamo vivi in ogni nostro gesto
E memori rendiamo il frutto buono
all’albero della vita
E ci sentiamo vivi, finalmente.
Perché l’amore è il senso stesso della vita
Che rende autentici i nostri gesti,
Per questo aneliamo d’amare fino all’estasi
Perché aneliamo a quell’antica innocenza
Che solo l’amore sa decantare.
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