LIBERA_MENTE

L'Ospedale dei Bambini: il MEYER di Firenze


Il Nuovo Meyer è stato creato a misura di bambino, ma non solo, anche a misura d'mbiente.Sono state adottate soluzioni tecnologiche ecocompatibili per il risparmio energetico, sono state inserite attrezzature medico-sanitarie d'avanguardia, sono state progettate architetture morbide e luminose, tanto da fare del Nuovo Meyer un'ospedale europeo a tutti gli effetti."I bambini non sono pazienti. E non devono esserlo neppure all'ospedale. Da questo principio sono partiti, dieci anni fa, i progettisti che hanno disegnato il Nuovo Meyer, il pediatrico sulla collina di Careggi, a Firenze, che tra pochi giorni aprirà al pubblico i laboratori e poi, entro fine anno, l'intera struttura, con duecento posti letto. Nel 1997 i responsabili del vecchio Meyer (quello che si trova in città e che presto verrà chiuso) chiesero a cinquecento bambini di immaginarsi un luogo di cura ideale. Loro hanno risposto con desideri prevedibili: tanti giocattoli, spazi per genitori e fratelli, un parco, la luce del sole, poche porte e niente corridoi bianchi, che fanno tanta paura... Il Nuovo Meyer li ha esauditi tutti, e anche qualcuno di più".Parte di un articolo tratto da www.repubblica.it
Nella notte del 14 dicembre 2007 il Mayer si trasferì nella nuova struttura appositamente creata e buona parte della città partecipò all'evento. Bisognava spostare tutti i bambini malati accolti nel vecchio Ospedale e questo comportava la necessità di un'organizzazione dettagliata e puntuale e come sempre a Firenze la solidarietà a fatto da padrona. Numerosissimi i volontari che hanno dato il loro contributo alla realizzazione dell'evento:la città si è mobilitata per aiutare i bambini.Qualcosa di bello di tanto in tanto accade, non facciamolo passare inosservato, ma diciamo grazie a chi cerca ogni giorno di rendere il mondo migliore.ps. tutto questo ha un perché, ma anche se non l'avesse è giusto ricordare che le cose belle, in questo mondo che va a scatafascio, accadono ancora per merito di persone come noi che alzano le chiappe dalla sedia e si danno da fare.www.meyer.it