Avvelenata forte..

Purtroppo secondo mè, tu hai maledettamente ragione, e ti spiego che circa una settimana fà, accendo la mia tv e per puro caso (non mi intendo di politica e non la seguo) però, mi trovo sul canale del parlamento ove al primo banco vi era uno che parlava, al secondo banco vi era uno che sbadigliava, chiudeva ogni tanto gli ochhi era grasso e opulento e si vedeva che aveva sonno, mò ho pensato figuriamoci agli ultimi banchi forse qualcuno si sarà messo di lungo sul bancone? Però io non mi posso sbilanciare più di tanto, o sè no mi fanno fare la fine del che_ apaoi vedo i fatti e cioè una famiglia italiana di notte si ritrova dei ladri in casa viene addormentata e derubata:-"Perchè lasciamo pure stare il furto o la rapina, bensì si tratta di invasione e violenza sulle perzone come "BELLA CIAO" ed è così e perchè? ve lo spiego: "tu caro ladro straniero che forse ti muori di fame vieni in Italia e noi italiani siamo stati sempre aperti e troppo buoni con te, diciamo che tu sei una perzona umana ti diamo e tu invece sei una bestia perchè non si spiega e non è la prima volta che accadono queste cose tu di notte entri in casa mia e vuoi sottrarmi i miei averi che dopo tanti sacrifici mi sono riuscito a comprare in cambio di lavoro, stress, rinuncie, ecc....ecc.... IPOTESI NR. 1:- "Mò se tu vieni a casa mia DI NOTTE, MAGARI MI SPRUZZI QUALCHE SPRAY ADDORMENTANTE ed io ti uccido che succede?= Succede che il ladro diviene la vittima ed io il colpevole Bà mi sono stufato finiamola qui e speriamo che qualcuno al potere si accorga che così non funziona! ps:-scusatemi qualche errore grammaticale e lessicale ma sono troppo stanco ciao a tutti e speriamo che domani notte non ci venga a fare visita quanche altro ladro del "GENERE"_

a leggere qst post mi è venuta in mente una poesia che ti riporto Io non so tante cose è vero, dico Solo quello che ho visto, e ho visto Che la culla dell’uomo la Dondolano con le favole. Che il pianto dell’uomo Lo asciugano con le favole. Che l’angoscia dell’uomo La soffocano con le favole. Che le ossa dell’uomo Le sotterrano con le favole. E che la paura dell’uomo ha Inventato tutte le favole. Io so poche cose è vero Ma mi sono addormentato Con tutte le favole. E non voglio più favole. Léon Felipe ciao milù

Il mondo occidentale porta con se mille colpe,difficilmente cancellabili...il sangue non si pulisce...egoismo,la voglia di potere,una finta religione...l'uomo nel suo insieme è tutto ciò...è difficile girare per le strade e portare un sogno nuovo...il loro popolo non capirebbe...tanto sono chiusi nella loro miseria d'animo...per quanto gravoso preferisco portare il mio sogno in giro...senza catene,senza governi...per amore...solo per amore. Ciao.

Do il meglio di me quando avverto che mi stanno legando,nn lo sopporto,divento velenoso malgrado la mia natura pacifica,indietreggiano in tanti,ho gia sperimentato.Adesso mi sento preso per il culo ma in maniera cosi' bieca che avverto proprio l'istinto a reagire,a propormi,a cercare di coinvolgerele persone.Non saro' cieco....queso MAI !!! Oièèè compagnera

Come è bello sognare in un giorno come questo/ guardando fuori dalla finestra/ perdendo gli occhi nella grigia cartapesta/ che costruisce questa lercia città./ Con le finestre illuminate/ - pesti occhi, lucidi di lacrime,/ che vorrebbero riscattare torbide esistenze/ di torbidi individui/ che si affannano in torbidi affari -/ e dietro le finestre un'umanità nuda, prega,/ il suo dio, dio pagano del guadagno/ dio-aborto della carriera/ dio-letamaio del servilismo.../ E non sentono lo sguardo plumbeo/ del censore di turno./ E non annusano l'osceno fetore/ dei loro intrallazzi:/ non ci sono più censori/ né nasi puliti da raffreddori che impediscono/ alla razza umana/ di soffocare/ nelle sue esistenzialistiche feci./ Così anche i sogni, puliti ma grigi,/ si perdono, vengono tarpati dalle distrazioni/ che offre loro questo grigio./ E i tuoi sogni di gloria, di pulizia,/ vengono fagocitati dal continuo pensiero/ degli escrementi che ti circondano e che/ - lo Zingarelli -/ definisce colleghi./ Colleghi di vita,/ escrementi di vita./ Colleghi di morte,/ escrementi fetidi/ del cadavere di questo grigio-società/ soffocato dall'opulenza dei suoi riti/ e sepolto là, dove più ricchi d'oro/ e fuligginosi dentro/ si concentrano i nostri nuovi dei./ Amen.