Creato da: ho.perso.la.memoria il 13/10/2007
vivere di ricordi

 

Prega, spera, non agitarti, l'agitazione non serve a nulla, Dio è misericordioso e ascolterà la tua preghiera 

 


L'amore non è un problema,
come non lo è un veicolo:
problematici sono soltanto
il conducente, i viaggiatori
e la strada

F. Kafka

 

Area personale

 

 Fabrizio

 ...io mi dico
è stato meglio lasciarci
che non esserci mai incontrati

 

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William Shakespeare

La ricchezza del mio cuore è infinita come il mare, così profondo è il mio amore: più te ne do, più ne ho, perchè entrambi sono infiniti

 

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Meschino colui che ha avuto paura di correre rischi.
Perchè forse non sarà mai deluso, non avrà disillusioni, nè soffrirà come coloro che hanno un sogno da perseguire.
Ma quando quell'uomo guarderà dietro di sè, perchè capita sempre di guardare indietro, sentirà il proprio cuore dire: "che cosa ne hai fatto dei miracoli di cui Dio ha disseminato i tuoi giorni?
Come hai impiegato le doti che il tuo Maestro ti ha affidato?
Le hai sotterrate in una fossa profonda, perchè avevi paura di perderle. Allora la tua eredità è questa: la certezza di avere sprecato la tua vita".
Meschino colui che sente queste parole.
Allora crederà ai miracoli, ma gli istanti magici della vita saranno ormai passati".

P. Coelho
(Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto)

 

San Francesco d'Assisi

O Signore,
fa' di me
uno strumento
della tua pace
Dov'è odio
ch'io porti l'amore;
Dov'è offesa
ch'io porti il perdono
Dov'è discordia
ch'io porti l'unione;
Dov'è dubbio
ch'io porti la fede,
Dov'è errore
ch'io porti la verità;
Dov'è disperazione
ch'io porti la speranza Dov'è tristezza
ch'io porti la gioia;
Dov'è tenebra
ch'io porti la luce
Oh! Maestro, fa' che
io non cerchi tanto:
Ad essere consolato,
quanto a consolare
Ad essere compreso,
quanto a comprendere
Ad essere amato,
quanto ad amare
Poiché é dando
che si riceve
Perdonando
che si é perdonati,
Morendo, che si
risuscita a Vita Eterna


 

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Ennio Flaiano


 

Io non sono comunista perché non me lo posso permettere

...

Amore? Mah... forse col tempo, conoscendoci peggio

...

...A furia di leccare, qualcosa sulla lingua rimane sempre

...

Essere pessimisti circa le cose del mondo e la vita in generale e' un pleonasmo, ossia anticipare quello che accadrà


 

Ehi tu! Sto dicendo a te che li abbandoni, li maltratti, li torturi,
si, sto parlando con te bastardo!

 

Diciamo no all'anoressia!!!

Se hai problemi alimentari fatti aiutare!
Non vergognarti, non fare finta di nulla!
Intorno a te c'è sicuramente qualcuno che possa aiutarti.
Ricorda che il primo passo è capire che hai bisogno d'aiuto.
SALVATI PERCHE' SEI ANCORA IN TEMPO
NON BUTTARE LA TUA VITA!!!

 

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Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da ho.perso.la.memoria
 

 

La forza non deriva dalla capacità fisica.
Deriva da una volontà indomita


Gandhi

 
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Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da ho.perso.la.memoria
 

Parlare con l'altro è anzitutto ascoltare   

L'uomo ha bisogno di esprimersi, di parlare di sè, di farsi compiangere, di farsi incoraggiare, di farsi portare.

Ascolta l'altro, ascoltalo ancora, senza stancarti, con passione. Alcuni si struggono per non aver mai incontrato chi abbia fatto loro l'amoroso dono di raccogliersi completamente per ascoltarli. Se vuoi essere gradito alle persone che incontri, parla loro di ciò che le interessa e non di ciò che in teressa a te.

Parlare con un altro, è anzitutto, ascoltare, e pochi uomini sanno ascoltare, perchè pochi uomini sono vuoti di se stessi e il loro «io » fa molto rumore.

«Ma sì, signore; guardi, è come succede a me... ». Mentre l'altro parlava, egli non pensava che a se stesso.

Non interrompere l'altro per parlare di te: lascia che parli liberamente di sè. Se sei tentato di parlare di te, non è forse perchè pensi a te? E se pensi a te, non ti dedichi più all'altro. Se parli di te, che ciò sia in funzione dell'altro, per illuminarlo, rassicurarlo, arricchirlo e mai per valorizzarti, per eclissare, scoraggiare, schiacciare.

Se l'altro tace in tua presenza, rispetta il suo silenzio, poi, con dolcezza, aiutalo a parlare. Interrogalo sulla sua vita, le sue preoccupazioni, i suoi desideri, le sue noie; perchè parlare con l'altro spesso significa interrogarlo.

Fa' attenzione a che l'altro non vada via senza aver detto tutto quello che voleva dire. Se egli mormora: « I'ho visto preoccupato», vuol dire che tu non eri disposto.

Se sospira: « Non ho insistito, aveva l'aria assente», vuol dire che tu eri «altrove ». Ritornerà?

Se sei inquieto, se sei molto preoccupato e qualcuno si presenta a te, desideroso di parlarti, prendi dolcemente le tue preoccupazioni, il tuo malumore, il tuo nervosismo, la tua ossessione ed offrili al Signore.

Ricomincia quante volte sarà necessario, e ben presto sarai libero per ascoltare, ricevere, comunicare. Va' incontro all'altro. Per entrare in casa tua, ci sono alcuni gradini da salire, tendi dunque la mano. Per sollevare quel pacco, bisogna fare uno sforzo, tendi dunque la mano. Per avere il coraggio di scoprire quella piaga, non si deve tremare, tendi dunque la mano.

Tendere la mano è sorridere: sostenere; è dire: «E il vostro bimbo come sta? l'affare dell'altro giorno, com'è stato risolto? e allora... dopo, che cosa è accaduto, povero amico mio? »... e in ciascuna di queste brevi frasi, metti te stesso tutto intero, metti tutto l'amore del Signore che eternamente chiama.

Quando un ascesso è maturo, lo si svuota; soltanto dopo si applica un calmante. Se l'altro ha qualche difficoltà, non affrettarti a dargli una soluzione. Aiutalo con delicatezza a « svuotare l'ascesso ». Dopo, basta una semplice parola di amicizia, una stretta di mano... un calmante, perchè il male se ne è andato.

Se tu sai ascoltare, molti verranno a parlare di sè. Sii attento, silenzioso, raccolto; forse ancor prima che tu abbia pronunciato una parola efficace, l'altro prenderà commiato, felice, liberato, illuminato. Poichè incoscientemente ciò che si aspettava non era un consiglio, una ricetta di vita, ma qualcuno a cui potersi appoggiare.

Se devi rispondere, non cercare le parole da dire, mentre l'altro parla, poichè egli ha bisogno prima di attenzione e poi di parole. Soprattutto affidati allo Spirito Santo perchè ciò che più illumina non è il frutto di un ragionamento, ma il frutto della grazia.

Non c'è vero dialogo, se non stabilisci in te un silenzio profondo, un religioso silenzio, per accogliere l'altro, perchè nell'altro e tramite l'altro, Dio viene verso di te, e soltanto la Fede può predisporti al dialogo.  

 
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Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da ho.perso.la.memoria
 

Andrea... ricorda che...

"L'amore non è già fatto. Si fa. Non è un vestito già confezionato, ma stoffa da tagliare, preparare e cucire. Non è un appartamento "chiavi in mano", ma una casa da concepire, costruire, conservare e, spesso, riparare." 

M. Quoist

 

 
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Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da ho.perso.la.memoria
 
Tag: In me

É caduta un'altra foglia...

Ciao zio Umberto

 
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Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da ho.perso.la.memoria
 

"Ecco, uno dei segreti per amare la nostra esistenza, per poter cantare anche nei giorni di dolore, fino all'ultimo, come fece San Francesco, sarebbe quello di vivere tutti quanti ispirati, istante dopo istante intensamente. Vivere ispirati, credendo in ogni gesto, anche minimo. É quasi un trucco per aggirare l'ostacolo dell'indifferenza, il pericolo del non dialogo, che è la vera solitudine".

....

"D'altronde non è una mia teoria geniale", diceva frate Berardo, "lo scriveva anche Confucio tanti secoli fa". 'Fai una cosa per volta e ogni volta come fosse la prima'. Io ho aggiunto il concetto dell'ispirazione che vuole dire dare tutto te stesso a una piccola cosa come a un'immensa responsabilità. Generosamente, senza pensare al denaro o a un sorriso di ricompensa.

Vuoi qualche esempio?

La mattina, appena apri gli occhi, cerca subito gli occhi di una persona che tu ami e che ti ama. Se non hai la fortuna di averla accanto, cercala in una fotografia che avrai vicino al letto. Poi, in tutta libertà, affidati al segno della croce che deciderai di fare o di non fare. Un gesto per ringraziare l'alto del cielo per il tuo misero, piccolo, umile risveglio. Tu, tra miliardi di creature, sei stato graziato anche stamattina: una forza misteriosa ti permette di aprire gli occhi, di vedere la luce, di respirare."

Il terzo elemento dell'amore
Paolo Mosca

 
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Post N° 46

Post n°46 pubblicato il 30 Novembre 2007 da ho.perso.la.memoria
 

Mi piace collezionare piccoli oggetti,
in genere colorati, di legno,
o di vetro, sferici...
oppure conchiglie
biglie
sassi
...

in genere questi oggetti hanno in comune fra loro una cosa...

si tratta di oggetti del tutto inutili...

oggi ho trovato questi versi di F. Pessoa che mi calzano a pennello...e mi sono sentita un pò meno sciocca


                         

"I  compratori di cose inutili sono sempre più saggi di quanto non si

creda - comprano piccoli sogni.

Quando comprano sono bambini.

Essi possiedono tutti quei piccoli oggetti inutili il cui seducente

richiamo li induce a comprare...

con l'atteggiamento felice di un bambino che raccoglie conchiglie

sulla spiaggia

immagine che più di ogni altra dà l'idea completa della felicità

puerile.

Raccoglie conchiglie sulla spiaggia.

Per il bambino non ve ne sono mai due uguali.

Si addormenta tenendo in mano le due più belle e quando gliele

perdono e o gliele prendono - che crimine!

Rubargli pezzetti esteriori dell'anima!

Strappargli pezzi di sogno!

Piange come un Dio a cui avessero rubato un universo appena creato"

F. Pessoa


 
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Post N° 45

Post n°45 pubblicato il 24 Novembre 2007 da ho.perso.la.memoria
 

Ma il padrone della tabaccheria si è fatto sulla porta e vi è rimasto…
Lui morirà e io morirò.
Lui lascerà l'insegna, io lascerò dei versi.
A un certo momento morirà anche l'insegna, e anche i versi.
Poi morirà la strada dove fu l'insegna
e la lingua in cui furono scritti i versi.
Infine morirà il pianeta ruotante in cui tutto ciò avvenne.
In altri satelliti di altri sistemi, qualcosa simile a gente
continuerà a fare cose come versi e a vivere sotto cose come insegne

F. Pessoa


 
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Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 23 Novembre 2007 da ho.perso.la.memoria
 
Tag: In me

Perchè va tutto male...?

 
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Post N° 43

Post n°43 pubblicato il 18 Novembre 2007 da ho.perso.la.memoria
 

L'uomo diventa spesso ciò che crede di essere.
Se continua a dire che non si riesce a fare
una certa cosa, è possibile che alla fine si diventi realmente incapaci di farla.

Gandhi

 
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Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 18 Novembre 2007 da ho.perso.la.memoria
 

Nessuno osa dire addio a un'abitudine.
Molti suicidi si sono fermati sulla soglia
della morte per il ricordo del caffè dove
vanno tutte le sere a fare la loro partita a domino.

Honoré de Balzac

 
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