Pensieri str...ani!

Riflessioni elettorali


Mi ero ripromessa di non scrivere di politica. Davvero, mi ci stavo impegnando.Poi mi sono ritrovata un messaggio nella posta, in cui venivo invitata a votare l'estrema destra, in attesa del ritorno di un nuovo fascismo
Volendo andare oltre la mia personale posizione politica, che credo non interessi a nessuno, mi ritrovo a fare un paio di considerazioni. Innanzitutto mi sembra fuori luogo usare la messaggeria per fare campagna elettorale. In secondo luogo, mi ritrovo a pensare sempre più che sarebbe indicato, prima di aspettarci chissà cosa dalla classe politica, cambiare il nostro modo di pensare.Mi spiego.L'Italia è notoriamente il paese dei furbi, dei paraculi. Si trova il sistema di non portare le cinture di sicurezza, di non pagare l'assicurazione della macchina, di di prendere i mezzi pubblici e non pagare il biglietto. Scemenze, all'apparenza. Ma sono sintomo della mentalità comune. E per favore, non venitemi a dire che la gente lo fa adesso perchè non ha più soldi, perchè prendo i mezzi pubblici da quando avevo 6 anni (ora ne ho quasi 34) e ricordo ancora il fuggi-fuggi generale quando sull'autobus saliva il controllore, quando ero in terza elementare.Data la premessa, cosa possiamo aspettarci dalla nostra classe dirigente? Che faccia le stesse cose, ovviamente su scala più ampia.Il nostro è il paese delle leggi ad personam, dei conflitti di interesse, dei condannati in Cassazione in Parlamento, delle campagne elettorali che NON propongono veri programmi ma puntano all'insulto delle parti avversarie. Tanto fumo, poco arrosto.La colpa di tutto questo? Secondo me è nostra. Non sempre condivido le idee di Beppe Grillo, ma sul fatto che la maggior parte di questa gente dovrebbe andare affanc... sono perfettamente d'accordo. Non dico di fare come a suo tempo fecero i francesi con le ghigliottine, ma se scendessimo davvero in piazza a fare un bel po'di casino per PRETENDERE che i condannati in terzo grado diano per decenza le dimissioni sarebbe già qualcosa. Ma non soltanto i 100.000 che lo hanno fatto e che lo fanno, parlo di tutti i 57.000.000 di italiani che sono stufi. Dovremmo pretendere tutti quanti la risoluzione dei conflitti di interesse.Dovremmo pretendere che il referendum sul maggioritario votato dai cittadini "qualche" anno fa venga rispettato, perchè la volontà popolare, con questa legge elettorale, è stata calpestata per l'ennesima volta. E noi tutti zitti. Bella roba. Poi, diciamolo, il nostro è il Paese dell'ipocrisia più nera.L'Italia dei divorziati e riaccoppiati che rompono le palle per le coppie di fatto. Alla faccia del bicarbonato di sodio. Il Paese dei Ferrara che si permettono di mettere in discussione la 194, farneticando sul dovere di portare a termine una gravidanza. Se rimanessi incinta, ora come ora, con il mio compagno che al momento è senza lavoro... Non sarei mai in grado di abortire (e forse potrei sembrare un'incosciente, a qualcuno) ma non mi sento di condannare centinaia di altre donne che, nella mia stessa condizione, scegliessero di non portare a termine la gravidanza. Quello che sarebbe più sensato, per evitare di passare attraverso un'esperienza tanto dolorosa (perchè non si abortisce a cuor leggero, credo) sarebbe di rendere la contraccezione un tantino più accessibile. Ma la Chiesa non consente. La contraccezione è peccato. Le donne sono solo coniglie da riproduzione.Il nostro è il bel paese dell'informazione imbavagliata, dei parlamentari che non sanno neanche da che parte del mondo si trovi Guantanamo (figurarsi il Darfur), delle ex-soubrette che si reinventano onorevoli.Di aspiranti premier che dissertano con eleganza sul NUCLEARE (!!!) e sui termovalorizzatori. Io ci vivo, a meno di un km da un inceneritore, e vi garantisco che NON è un bel vivere. Il suddetto candidato premier dovrebbe venire a vivere qui una decina di anni e vedere quanto è aumentato il numero di tumori da queste parti, poi ne riparliamo.Di altri aspiranti premier che parlano dei lavoratori, delle famiglie che non hanno più un soldo, ma che col cavolo che rinunciano ai privilegi (a mio parere ingiustificati) della classe politica (con la coerenza che è caratteristica di questi personaggi) e che agli italiani costano un sacco di lilleri.Mi piacerebbe avere la soluzione, a tutto questo. Posso solo pensare che sarebbe bello che le prossime elezioni ci regalassero qualche bella sorpresa, ma temo che come sempre prevarrà il concetto del "meno peggio" (dimenticando che il voto dovrebbe rappresentare il nostro pensiero, la nostra idea di un paese migliore) e che ci ritroveremo sempre con le stesse facce a rappresentarci in giro per il mondo...... E se avessero avuto ragione i francesi nel 1789?
Vi lascio con un videi di Elio e le Storie Tese di 12 anni fa, ma sempre moooolto attuale