Un posto nel mondo

Primavera


Sto vivendo un periodo cosi' strano. Qualche anno fa, quando pensavo al mio futuro, non avrei mai immaginato tutto questo. Un altro bambino lo avrei voluto si, ma con qualcuno che mi amasse e lo desiderasse con il cuore. E invece mi ritrovo sola, con la mia piccola. Quel qualcuno non c'e', pensa che tutto questo sia un errore che gli ha rovinato la vita. A lui. E intanto continua la sua vita come se nulla fosse, ogni tanto si fa vivo, ma solo per cercare di usarmi e usare la piccina. Dopo 5 mesi gli e' venuto in mente il test di paternità... Non mi interessa, lei e' mia e anche se non e' stata cercata o desiderata, ora e' amata e attesa con tanto amore da molte persone. Ha me, due fratelli che fanno il conto alla rovescia per il suo arrivo, e un'infinità di zie e zii. Una nonna acquisita che mi vizia con dolci casalinghi e ravioli, e anche se non ha legami di sangue, e' in fibrillazione e felice e fa progetti. A quasi 37 anni, sto imparando a vivere la mia vita. A fare a meno di tante cose. Tutti mi dicono che devo vivere questo momento in serenità, perche' e' una cosa bella, un bambino e' sempre un dono. Tutto questo lo so, altrimenti non sarei in questa tempesta che sembra non passare mai. Sto andando da una psicologa. Ho iniziato scettica, su consiglio di un'ostetrica. Piu' che scettica impaurita. Paura che mi dicesse che ho sbagliato tutto, che sto sbagliando tutto, che devo per forza riallacciare rapporti familiari. E invece sono rimasta quasi sorpresa, per le cose che ha saputo tirare fuori da me, in poco tempo. Mi ha detto che devo continuare a sognare, ma tenendo i piedi piu' a terra, perche' non tutto e' rosa, non tutti sono buoni. Che non devo riavvicinarmi a chi mi ha scacciato se questo mi fa stare male, ma essere avvicinata, e in ogni caso tenere sempre una certo distacco, perche' per tutta la vita sono stata sempre troppo dipendente dai loro umori, pensieri. E soprattutto con una persona della mia famiglia, se non voglio, non devo sentirmi obbligata a riprendere contatti. E io non voglio. La cattiveria e la meschinità che mi ha dimostrato in questi ultimi anni ora chiede il conto. Mi sento un gelo dentro, verso molte persone per cui fino a qualche mese fa mi sarei fatta tagliare una mano. Questa disillusione non mi fa dormire, non mi fa mangiare. Mai in vita mia mi e' mancato l'appetito o semplicemente la golosità. E ora quando lo stomaco brontola e  mi rendo conto che e' passato tanto tempo dall'ultimo boccone mangiato, non so cosa mangiare. Non ho voglia di niente, e alla fine mi accontento di uno yogurth, di un frutto, di qualche grissino. Tanti mi dicono che e' una fortuna, che cosi' non prendo troppo peso, e in effetti di chili ne ho presi due o tre all'inizio e basta. Sono due mesi che il mio peso e' sempre uguale. Ma ora ho gli esami del sangue tutti sballati, sono totalmente senza ferro e la debolezza un po' la sento. Gioia invece e' un terremoto, la sento spesso durante la giornata, e la notte, si muove, si sposta, tira calci con una forza incredibile. Ha spessissimo il singhiozzo. Sto preparando la casa per il suo arrivo, e i bambini mi aiutano. Presto mi porteranno la culla e forse inizierà tutto a diventare piu' reale. Perche' finche' non sara' nata, finche' non la toccherò, non la stringero' a me, non mi sembrerà vera. Ho cosi' tanta paura di attaccarmi a lei ora. Terrore che succeda qualcosa, terrore di perderla all'improvviso come mi e' successo con cosi' tanti in questo periodo. E la cosa che piu' angoscia ora, e' proprio il momento della sua nascita. Quando finalmente me la poseranno sul petto e saremo sole io e lei. Niente padre commosso e felice, niente nonni sorridenti in attesa in corridoio. Lo so che poi sola non sarò, ho tante amiche che fanno a gara a chi sara' con me in sala parto, alcune si prenderanno le ferie in quei giorni per aiutarmi. E ringrazio Dio di questo, di avere persone che comunque mi vogliono bene. Ma ora che non devo correre per il lavoro, visto che mi hanno lasciato a casa, ho cosi' tanto tempo per pensare.http://www.bravibimbi.it/2007/12/08/ventiquattresima-settimana/