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MA LE LATTINE VANNO CON IL VETRO?


LA RACCOLTA DIFFERENZIATA NON E' UN PRANZO DI GALARaccolta differenziata, la fate facile, voi.Qui, ai confini con la Svizzera, è un vero dramma.Non è che tutto sia rose e fiori.C'è il contenitore per il vetro, quello per la carta, quello per la plastica, quello per l'umido e quello per tutto quello che non è.Allora, uno mette tutte le bottiglie in un sacchetto di plastica e butta tutto nel contenitore del vetro. No! Il sacchetto va in quello della plastica, che diamine! E quindi, per essere in regola, estrae le bottiglie dal sacchetto e le lascia cadere nel bidone del vetro. Di solito mai meno di dieci alla volta e non prima dell'una di notte. Silenzio! Qui si dorme! E qui si differenzia, asociale!Poi c'è il gioco del Lego al contrario: si prende una confezione e la si smonta: una parte nella carta, il polistirolo...il polistirolo non so, non son mica un chimico, il cellophan nella plastica, sono sicuro. E il legno? Se hai un camino sei salvo, se no devi prendere appuntamento con l'Amsa che ti dice: il giorno tale, all'ora tale metti tutto davanti al portone, ma non troppo in anticipo se no ci scappa la multa.E le riviste, i depliant incellofanati? Quelli che ti arrivano e vorresti buttarli senza aprirli: non puoi perchè devi separare la carta, appunto, dal cellophan. E allora ,già che ci sei, una sbirciata la dai e finisce che, però, quel televisore LCD...e ti rimane la voglia frustrata.E l'umido? Intanto già chiamarlo così fa un po' schifo, che se è umido davvero lasci la scia per le scale e allora devi usare il doppio sacchetto. Il saldo sarà ecologico? Mah!E se non è umido mi sembra un po' di sminuirlo, e poi, se per caso ti scappa dentro un tovagliolino di carta la multa è sicura.Perché il sistema si basa anche e soprattutto sulla repressione: la tua spazzatura viene rovistata da degli Ispettori che non perdonano, e allora giù multe. Il sospetto è che più che multare con cognizione operino una specie di decimazione: chi colgo, colgo. Le multe sono sempre motivate, per carità: "nel cassonetto adibito allo smaltimento della plastica è stata riscontrata la presenza di carta di certa provenienza dal vs condominio". Ma come fate ad esserne certi? " Perché da un esame del reperto in questione (il verbalizzante legge i libri della Cornwell) si evidenziava che il materiale cartaceo recava il nome del sig. Paina, vostro condomino". Sì, fino a tre anni fa, peccato che il nuovo inquilino non abbia ancora cambiato la targhetta.Le multe fioccano e l'Assemblea di Condominio chiede la crocefissione del criminale: " E' uno scandalo, dice il trombone, siamo stufi di pagare tutti per la colpa di uno, vogliamo il nome!". La placida Amministratrice: "lasci perdere sig. Della Valle, l'importante è non ripetere l'errore" "No! Voglio il nome! Qui non si esce finchè non salta fuori il colpevole!" La perfida Amministratrice:" Visto che è già l'una e tutti vogliamo andare a casa, quel nome è il suo, Sig. Della Valle".Morale, non si vive più: la portinaia ha l'incarico di controllare che cosa il singolo inquilino butta, e se non controlla la portinaia, interviene la Signora Della Valle che deve dimostrare che gli altri sono più sbadati di lei. Io, a scanso di equivoci, quando porto in cortile la mondezza, se incontro la Signora le apro lì ,seduta stante, il sacchetto sotto gli occhi. Anche quello dell'umido, così impara.