lakonikos

SATRAPIE


La vicenda ormai è nota: una giornalista russa fa una domanda a Putin, che si infuria, sulla sua vita privata. Berlusconi, con il suo solito spiritaccio(ehm..) mima il gesto del mitra. La ragazza si mette a piangere, non certo per il gesto di B. E' la reazione di Putin che la impaurisce: 200 giornalisti uccisi e migliaia che hanno perso il posto di lavoro è il quadro che ne giustifica la disperazione. La faccenda è imbarazzante: Berlusconi capisce, probabilmente, e augura alla ragazza di rivederla al più presto, proteggendola paternalisticamente. Lo staff di Putin si dà da fare per calmare la giornalista, lo stesso Putin, altrettanto paternalisticamente le dà un buffetto.E che diamine, siamo davanti alle telecamere del mondo intero, forse è questa la vera assicurazione della ragazza.Quel terrore per una domanda innocua mi ha colpito. Così va la Russia, un paese che raddoppia i milionari ogni anno. Ma ancora di più mi ha indignato vedere due satrapi che dispensano il diritto di vita o di morte, perlomeno professionale, secondo la situazione. Entrambi consapevoli del potere dell'altro (devastante quello di Putin).C'è da riflettere sulla concezione della democrazia in Russia, ma anche in Italia, dove un futuro premier perfettamente consapevole dei crimini del suo "amico" nulla fa per discostarsene. Cecenia docet.