lakonikos

REFOLI


Ormai una certa brezza ha comiciato a spirare. Inutile negarlo: brezza di normalizzazione, di silenzi, di riconoscimenti concessi. Come se chi è al governo attualmente non abbia una storia, non abbia tenuto bloccata l'italia negli ultimi due anni, non abbia fatto danni nei precedenti cinque.L'opposizione in parlamento costituisce governi ombra, si guarda bene dal turbare la luna di miele. Non sfugge a questo clima nemmeno "Repubblica" con questo articolo su Marco Travaglio, dove si mette in dubbio la sua buona fede e, un po' pateticamente, si rivendica una sorta di primogenitura nell'inchiesta su Schifani. In soldoni, Travaglio, pur dicendo delle verità imbroglierebbe i semplici astraendo i fatti dal contesto temporale. Non sarebbe, questa, informazione, ma operazione politica.Non capisco: i fatti risalgono al 1979, Repubblica e L'Espresso ne hanno parlato nel 2002, cioè 23 anni dopo. Travaglio nel 2008, cioè 29 anni dopo. Successivamente al 2002 Schifani non avrebbe mai dato conto dei fatti.Quindi, parlarne dopo 23 anni sarebbe informazione, dopo 29 operazione politica. Una sorta di prescrizione. Ritengo giusto che la storia di chi ricopre una carica istituzionale venga riportata. E bene hanno fatto Travaglio e chi prima di lui.Qual'è il problema?Nell'attesa che qualcuno me lo chiarisca sto con Marco Travaglio, Peter Gomez, Lirio Abbate e quanti altri trovano il coraggio di non lasciare che le notizie cadano in prescrizione.