osservatorio

la non-abitudine


La ricerca in sè stessi non è un compulsare concetti su concetti, accumulare nozioni di ogni tipo per poi catalogarle secondo i più svariati criteri. La ricerca arriva ad un buon punto quando la mente riesce ad acquietarsi sulla semplice sensazione "IO SONO". Provare a stabilire uno stato costante di pensiero "IO SONO" semplificato da ogni associazione con verbi di azione. "IO SONO" e basta. E' l' idea minima di cui ha bisogno il sistema nervoso per mantenere la sua funzione vitale essenziale. Ogni stimolo sensorio volto a sostenere lo stato fondamentale della consapevolezza: "IO SONO". Stabilizzarsi in questo pensiero troppo semplice non è semplice, perchè l' abitudine ad identificarsi in ciò che si fa vuole prevalere; il sistema nervoso abituato a sostenere un costante frenetico lavorio non riesce a stare fermo; si agita, producendo continue aggiunte all' idea di "IO SONO... " ...  "IO SONO ... questo ... quello... ecc". La consapevolezza dell' "IO SONO" è continuamente provocata dalla complessità delle proprie abitudini comportamentali.A questo punto si dovrebbe introdurre una non-abitudine, ossia l' arresto dell' idea di "avere abitudini".