Felicità

Una poesia di una grande Autrice


Memoria Gli uomini vanno e vengono per le strade della città. Comprano cibi e giornali, muovono a imprese diverse. Hanno roseo il viso, le labbra vivide e piene. Sollevasti il lenzuolo per guardare il suo viso, ti chinasti a baciarlo con un gesto consueto. Ma era l'ultima volta. Era il viso consueto, solo un poco più stanco. E il vestito era quello di sempre. E le scarpe eran quelle di sempre. E le mani eran quelle che spezzavano il pane e versavano il vino. Oggi ancora nel tempo che passa sollevi il lenzuolo a guardare il suo viso per l'ultima volta. Se cammini per strada nessuno ti è accanto. Se hai paura nessuno ti prende la mano. E non è tua la strada, non è tua la città. Non è tua la città illuminata. La città illuminata è degli altri, degli uomini che vanno e vengono, comprando cibi e giornali. Puoi affacciarti un poco alla quieta finestra e guardare in silenzio il giardino nel buio. Allora quando piangevi c’era la sua voce serena. Allora quando ridevi c’era il suo riso sommesso. Ma il cancello che a sera s’apriva resterà chiuso per sempre. E deserta è la tua giovinezza, spento il fuoco, vuota la casa. (Natalia Ginzburg)