La magie de Paris

Post N° 72


Signori, Signore...Sono passati già 3 giorni dal 21 Luglio, sera in cui ho scoperto, per la seconda volta, questo gruppo. Parlo dei Ratti della Sabina.Questa band di origini sabine, attiva dal 2000 col primo album "Acqua e Terra", ha avuto la capacità di sollevarsi da quello che è un goliardico tentativo di giovani volenterosi, associando ad una musica puramente Rock, il carattere popolare della musica folk.Risultato? Un successo sbalorditivo, che ha permesso ai giovani 8 di girare l'Italia, ottenendo lo splendido traguardo di essere riconosciuti soprattutto per l'eccezionalità di un violino.A capo del fascinoso gruppo c'è Roberto, ideatore e realizzatore del progetto, insieme a Stefano (sotto), seconda voce.Ed è proprio a quest’ultimo che intendo dedicare queste righe, poiché era da molto tempo che un cantante non mi affascinava in tal modo durante un concerto.Energico e grintoso, ha trasformato un concerto di una banale festa paesana, come è stata quella del 21 Luglio a Montelibretti (RM) in una favolosa performance Rock, associando canzoni forti e veloci come “Chi arriva prima aspetta” ad altre, più calme ed introspettive, come “A Oriente”. Il tutto aiutato da un eccellente compagno di voce (e di battute!) e da un ottimo complesso alle spalle!Bravi Ratti e…. bravo Stefano!