La magie de Paris

Post N° 87

Mi chiedo se a volte sia davvero giusto inseguire i propri sogni, anche a costo di abbandonare tutte le nostre certezze, anche a costo di fare del male alle persone che ci amano e che amiamo.

Mi chiedo se il fatto di non realizzarli pienamente sia una sconfitta, un fallimento o semplicemente il naturale succedersi degli eventi.

La mia esperienza a Firenze è stata drammatica fin dal giorno precedente alla partenza: abbandonare i miei cani pensando di non poterli + vedere mi lacerava a dir poco il cuore e non era solo quello. Pensare a mia sorella che mi aveva salutato in lacrime, ai miei amici che avevano organizzato mille cene per me, al mio ragazzo che MAI e dico MAI aveva accettato da parte mia un minimo segno di ripensamento, di sconforto, ma cercava sempre di stimolarmi al massimo, di spronarmi a realizzare il mio sogno, anche se lui stava soffrendo il triplo di me.

Ripenso al dolore che ho provocato ai miei, imponendogli questa mia scelta senza sentire minimamente il loro parere, senza cercare di spiegargli il perché e ripenso al dolore che loro hanno dato a me, la mattina della mia partenza, non alzandosi dal letto per salutare la loro figlia che si trasferiva forse per sempre o forse no.

Così mi viene da pensare se effettivamente realizzare un sogno sia una cosa buona oppure no? Se sia giusto inseguirlo voracemente, se possa far bene all'anima e al cuore. E se non lo si realizza, come nel mio caso, è giusto rimanere con questo terribile amaro in bocca? Con questo senso di insoddisfazione e frustrazione che ti fa dire solo "hai fallito"?