IL MONDO DI LAMB

RACCONTO A PUNTATE DI LAMB


ADRIANOrganismo pluricellulare di tipo umano in costante crescita aurale verso l'interno1."Deve esserci una bestiola morta da qualche parte, qui in cucina", disse Lilith scampanando nell'acquaio,"a tratti mi arriva un odore...sai..?" Adrian consumava con la sua solita lentezza la colazione ed avrebbe voluto dire "Bè, qualcosa che sta andando in malora c'è, in questa stanza: io". Ma si trattenne, sapeva che il suo tragichumor, di primo mattino era particolarmente sgradevole. Poi avrebbe fatto risuonare quella sua risata stridula e disperata, un inno al suo malessere, che a Lilith lo faceva sembrare un autentico demente . Per non parlare di quel suo modo di perdersi nei pensieri, quasi catatonico, quando, se interpellato, replicava a comode rate, 30-60-90 giorni. ".. Stronzo" pensò " Se avesse i coglioni sull'avambraccio si evirerebbe con l'alzacristalli un giorno sì e uno no". Ma non disse niente. Tanto lui lo sapeva già, merito dell'affiatamento che c'era tra loro, di cui lui non mancava mai di vantarsi in pubblico. Certo, nei giorni buoni aveva una risposta per tutto: "E allora? Tutti si evirerebbero, in quel caso! Per questo mettono gli alzacristalli sempre molto lontani dai coglioni.". Già. Ma lui riusciva sempre a trovare qualcosa di efficace, per fottersi, avesse pure dovuto viaggiare nel tempo per tagliarseli con un'autentica ghigliottina.Come quando, con inconsueto slancio, si dedicò alla realizzazione del primo modello fisico di oscillatore sinaptico, una sua idea, che le riviste del settore non esitarono a definire geniale. Riunì intorno a sé un pool di collaboratori pieni di entusiasmo (ok..), seguì personalmente tutte le fasi preliminari (bravo ..), interagì con loro per mettere a frutto i risultati ottenuti (avanti così...). E quando, al graduale aumento dei consensi tributati dall'ambiente accademico, corrispose un proporzionale disimpegno del gruppo, lui neanche se ne accorse. Pensò che, in fin dei conti, si trattava di una cosa sua, di Adrian, e loro avevano tutto il diritto di rifugiarsi nella mediocrità, se era ciò che volevano. Perciò quando lo mollarono andò avanti da solo, ma la sua autostima ne ricevette un duro colpo. Anzi, "Adrian ha ricevuto un terribile colpo dove di solito si trova l'autostima. Ma in quel punto, in Adrian, c'è una specie di falla nel continuum spazio-temporale, un vuoto totale, il nulla", come scrisse nei suoi appunti Aurora, la sua psico-terapeut-e-mail, che lo curava dall'altra parte del mondo, di cui Adrian non avrebbe neppure immaginato la faccia. Adrian aveva cercato di spiegarlo anche a lei, che era una sua creatura, per questo ci teneva tanto. E se di fronte a complimenti e congratulazioni si scherniva, era solo perchè, in fondo, lui conosceva bene il vero motivo per cui si era dato a quella curiosa opera di bricolage. Voleva rendere la mente di altri simile a come funzionava la sua, per chiedere aiuto, per sentirsi meno solo.Adrian e Lilith uscirono di casa, come sempre, alla solita ora, e mentre camminavano sull'asfalto Adrian alzò gli occhi al cielo e vide l'immagine riflessa come da uno specchio di loro due, un altro Adrian e un'altra Lilith che camminavano in una primavera dipinta ad olio, in un aprile mai avvenuto. "Luce, luce bianca, uno sciame di farfalle di luce, che mi nutre, e farfalle d'acqua nella luce, luce bianca, una sciame di farfal..". "Piantala, Adrian!", lo zittì Lilith, "Erba verde, soffice, erba che non dura", le rispose Adrian, ma pensò se, per caso, non fosse tempo di cominciare a morire.