IL MONDO DI LAMB

RACCONTO A PUNTATE DI LAMB


 ADRIANOrganismo pluricellulare di tipo umano in costante crescita aurale verso l'interno3.Lydia.Alle 9 di sera Adrian e la sua giornata avevano, per così dire, avuto abbastanza l'uno dall'altra.Così si addormentò nella penombra, improvvisamente, come gli succedeva da un po' di tempo, con il tipico sordo click in fondo al cervello, come un relais che scattasse interrompendo il flusso di luci, ombre e brusio di cui era fatta la sua vita. E la vostra? Popolata di persone stupide e cattive, immagino. Continuate pure a sorridere.Venne risvegliato da un buffetto sulla coscia destra, leggerissimo ma secco, una piccola mano dai riflessi abbastanza veloci da muoversi più rapidamente del pensiero umano. Molto più rapidamente. Aprì gli occhi e non vide nessuno, la stanza era deserta, ma non se ne stupì affatto, perché sapeva che quello era il modo di annunciarsi di Lydia. Sorrise e chiuse gli occhi. Respirò l'odore antico di canfora e frutti che illuminava l'aria, il suo odore, in volute di autentica beatitudine. Fu la prima cosa che conobbe di lei, anni prima. Gli succedeva di sentirlo improvvisamente, quando era solo, senza capire da dove venisse e lo faceva cadere in uno stato di estasi al quale non si sarebbe mai abituato.La sentì sorridere a sua volta.- Ti sono mancata?-La sua voce dolce e roca rimbalzò tra le pareti del cranio di Adrian. - Certo, ti aspettavo..-. -Bugiardo, dormivi senza sogni, come una cosa abbandonata. Lo sai che non voglio. Non sei contento di me?- - Molto, ma non vorrai assumerti la responsabilità di ogni mio stato d'animo, spero. Hai già di che occuparti, immagino, quando non sei qui.- E sorrise, l'incauto. La sentì tremare di rabbia, sibilare e muoversi per la stanza, ma non parlò per un po'. Adrian sentì di aver detto la cosa sbagliata, si chiese se, per caso, quelle sue piccole mani non avessero... per esempio... artigli retrattili. E si sentì in pericolo. La voce di Lydia era calma:-Lo sai che cosa rischio per venire qui? Potrei essere distrutta. Da dove io provengo non sono ammesse forme di debolezza, meno che mai nella sfera dei sentimenti. Ciò che provo per te mi rende diversa dai miei simili e mi rende riconoscibile come dalle tue parti lo sono le mosche bianche. Sto sempre da sola per non espormi agli sguardi dei miei compagni. Sto ferma, in silenzio, nella speranza di farmi dimenticare da tutti. Faccio una vita miserabile. Solo per cullami nel desiderio di te.-Adrian si sentì a disagio, era stato maldestro e ricordava bene quanto Lydia diventasse imprevedibile in questi casi. Una volta conficcò il coltello da surgelati che Adrian stava maneggiando nel muro della cucina, con uno schiocco nell'aria umida che non riusciva a credere che qualcosa l'avesse spostata così in fretta. Forse un milionesimo di secondo. Anche questa volta, prima che egli potesse scusarsi (sapendo bene che la cosa non aveva alcun senso per lei), lei lo baciò, un bacio tenero e disperato, una farfalla viola al centro dell'oceano.- Solo per cullarmi nel desiderio di te- disse ancora.Quando aprì gli occhi vide i vetri delle finestre liquefarsi lasciando entrare nella stanza la sera.Lydia se ne era andata.Poco lontano sentì il suono della voce di Lamb cantare il suo amore per la vita, che, con lui, faceva la ritrosa:"Nutri il mio gesto così, per tutti gli anni, per tutti gli anni ed ancora...". Dolce, sfortunato Lamb dai grandi occhi.