la mia campagna

Non si cambia tanto in fretta….


Colpisce al cuore la notizia di un ragazzo di 16 anni che decide di farla finita perché non riesce più a reggere il peso del dileggio da parte dei propri compagni di scuola….tutti che si stupiscono e si meravigliano…improvvisamente coscienti di quanto sia cattivo questo nostro mondo globalizzato…Ma mi domando ma la gente è davvero così scema???....possibile che non ci si renda conto di come il mondo di oggi è uguale a quello di ieri…che era uguale a quello dell’altro ieri…Ci stupiamo di cose che sono sempre accadute, di cui ci si sarebbe sempre dovuti accorgere, ma cui si pone una momentanea attenzione solo quando finiscono sulla prima pagina di un giornale….Io non ho la chiave di lettura per interpretare e capire tutte le cose del mondo….ma posso portare la testimonianza di una mia esperienza personale….la scuola è una palestra di vita dura….molto dura….lo specchio più crudo di questa nostra realtà che ci urla e ci chiede a gran voce di omologarci….basta qualsiasi comportamento o aspetto che si discosta dalla massa per essere additati e marginalizzati…i ragazzi e la scuola sono il nervo più scoperto della nostra società…il target preferito delle società di moda e di gadget che sanno quanto per un adolescente sia importante il senso di appartenenza….non tutti riescono ad omologarsi e ad integrarsi e quindi che succede?? I compagni li escludono…li deridono, diventano il bersaglio degli scherni e degli scherzi…dove ogni parola di dileggio diventa una coltellata alla propria dignità e all’amor proprio….Da bambino ho finito per essere un diverso….per essere considerato uno da marginalizzare…perché non ero così uguale agli altri….per essere cresciuto in un ambiente agreste e fuori mano…perché la mia vista non era eccezionale, per cui ho dovuto ricorrere agli occhiali e essere sottoposto alla più triste e squallida gogna a cui un bambino può essere sottoposto..essere chiamato quattrocchi non fa piacere..allora rifiuti e scansi quegli occhiali che per te sono fonte di emarginazione….ma ti fai solo del male perché non portandoli la tua miopia peggiora e quello che poteva essere un piccolo disturbo diviene una forte miopia….poi sei timido, riservato, educato tranquillo.….purtroppo hai anche dei buoni voti…finisci per essere bollato come frocio…non che ti piacciano i maschi…neanche capisci il senso di quella parola….ma ti trovi addosso un epiteto triste e squallido…e per non soccombere finisci per adattarti…per mettere una scorza attorno alla tua fragilità…da piccolo non dicevo parolacce…non ruttavo..non facevo nulla che poteva essere tipico di un bulletto…crescendo ho dovuto imparare a fare tutte queste cose…per non essere più escluso e marginalizzato, ho imparato a fare e dire tante cose che agli occhi degli altri mi rendevano più maschio…ho dovuto capire sulla mia pelle cosa significa diventare uomo crescendo troppo in fretta vincendo sulla prese in giro e le frasette di derisione…Ma quando potevo essere io a prendere in giro, ormai forte nella mia stima….non ho mai pensato di farlo…consapevole di tante sofferenze e strette di denti…non sarei riuscito ad infliggere a nessuno un simile calvario…ma c’è chi non è forte..chi non regge le forche caudine e molla la presa…oppure diventa duro ed insensibile con il resto del mondo…si scorda della pietà che non ha mai ricevuto…un mondo che non educa al valore della diversità e della unicità di ogni essere umano non si può poi ogni volta stupire del razzismo e della discriminazione, di tutti i suoi figli deboli caduti in nome della omologazione e delle leggi giuste e di natura….capisca quanta forza e quanto coraggio occorra per essere diversi…la potenza di un malato grave, di un portatore di handicap fisico…il coraggio di combattere ogni giorno per affermare la propria dignità…vorrei che questo mondo riconoscesse dignità a tutti quelli che ogni giorno lottano per i propri diritti….