Quotidianamente...

Dare i numeri


Pizza, noia, barba.. che pizza, che noia, che barba!Il giorno che ho accettato di occuparmi dell’amministrazione dell’ufficio, non ero in grado di intendere e di volere. Sicuro. Matematico. Non c’è nulla che sia più distante da me quanto un numero. Eppure…Numeri e ancora numeri. Registrazioni che non combaciano tra loro. La potrei definire contabilità creativa. Non si può? Peccato. Capisco l’utilità dei numeri quando sono: numeri civici, cap, numeri di telefono.. e posso capire il numero delle candeline sulle torte dei compleanni.. Non concepisco i numeri intesi come codici PIN, come numero di c/c, come saldo in un estratto conto (soprattutto se negativo). Concepisco perfettamente i numeri intesi come bonifici mensili.. Almeno quelli compensano il sudore della fronte.Esagero, lo so.. Mica lavoro in una miniera. Se riesco a scrivere su un blog ed a gironzolare per la rete, certamente, non lavoro in condizioni di schiavitù. Chiaro. E nemmeno mi posso lamentare. Quanta gente è alla ricerca di un’occupazione? Troppa. Niente lamenti. Ok ok..Però, sono pure sempre un essere umano e la voglia di una lamentela, a volte, ti prende. Così. Come ti prende, a volte, la voglia di ridere senza motivo o la voglia di piangere per un motivo che si è persino troppo bene definito.Già.Mi consolo, fuori fa freddo. Tanto vale rimanere al caldo in ufficio. Torno ai miei numeri. Che Santa Rita (ma anche San Gennaro) sia generosa e faccia quadrare tutto..   P.s.: la bici è colore prugna.. (ti prego di risparmiarmi i commenti che immagino benissimo, per via del colore della bici.. Grazie )