Quotidianamente...

La madre di tutte le scuse...


Giuda ballerino! Piove ed io sono in bici. Piove. Piove. Piove. Il problema, però, non sta nella pioggia. Il problema è un altro. Il problema è.. trovare una scusa credibile per non andare alla cena aziendale che si terrà a metà dicembre.Ho ancora un po’ di tempo per escogitare la scusa perfetta, quella che io potrò definire "la madre di tutte le scuse". Potrei inventare che il mio guardaroba è andato a fuoco e che non ho niente di accettabile da mettermi per una serata di gala (la cena aziendale è il momento di incontro tra i vari partner impegnati in un determinato contratto e la committenza).. ma conoscendo i miei capi (sempre due) mi risponderanno che l’importanza è il contenuto del cervello non l’aspetto esteriore (e stiamo freschi! Il mio cervello è in perfetta sintonia con il mio aspetto esteriore e non aggiungo altro)..Potrei venire il giorno stesso della cena aziendale (ovviamente, la cena si farà dopo le otto lavorative) con delle bolle blu dipinte sul viso o incollare direttamente delle smarties di ogni colore sul viso e fare credere che ho una malattia rarissima e molto molto contagiosa. Una malattia che non va più via.. Tornando, ovviamente, in iper forma il giorno successivo alla fatidica cena aziendale.Oppure inventarmi che nel lungo tragitto dall’ufficio a casa (10 minuti in bici) ho perso la strada maestra e che solo qualche ora dopo ho ritrovato la retta via. Oppure inventare un matrimonio riparatorio tra la mia bici e la Ducati rossa che lei ammira (segretamente) ogni mattina. Un matrimonio notturno da tener nascosto perché lei sarebbe stata sedotta e abbindolata. Questa mi piace, mi sembra la più credibile in assoluto.Ho ancora un po’ di tempo. Basterà fare lavorare il cervelletto.Intanto fuori piove un mondo. P.s.: si accettano suggerimenti di ogni tipo purché… "credibili", ça va sans dire.. Grazie. E’ iniziata la pacchia! La mia collega è in ferie fino.. fino al più tardi possibile.. e l’atmosfera è serena. Si lavora tanto ma con più leggerezza. Yupppiie! E noi festeggiamo: champagne per tutti e caviale per gli altri. Alé ohoh