Quotidianamente...

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Che poi la vita è così, o forse sono io che sono così. Per anni ho sognato di andare a Praga alla ricerca delle tracce di Kafka, poi ho semplicemente desiderato andare a Praga anche senza cercare niente e quando si è presentata l’occasione ho deciso di andare a Budapest. Così, senza un motivo preciso. Così, solo per il gusto di andare a Budapest. E ci volevo andare in treno, ma 18 ore di treno per arrivare e altre 18 per tornare, il tutto in quattro giorni mi sono sembrate un tantino troppe. Così ho optato per un volgare aereo.E ora penso che voglio andare di fronte al Parlamento e urlare: “Compagno colonnello non ho un fucile in più ma sono qui”, così, perché certe letture non ti cambiano la vita, ma ti restano addosso e mi è venuta voglia di onorare la memoria del Compagno colonnello.
Foto: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Parliament_Buildung_Hungary_20090920.jpg (Wikipedia)