Quotidianamente...

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Immaginavo che sarebbe successo così. Ricordavo che a S., una collega, era avvenuto proprio in quel modo: a fine luglio era andata in ferie “normale”, a fine agosto era tornata con gran parte dei capelli imbiancati. Non riuscivo a ricordare se era proprio così già a fine luglio, magari ero stata distratta e non l’avevo guardata bene, ma per quanto mi sforzassi di ricordare, non ricordavo e ancora oggi, penso che era stato un attimo in cui da castana chiara era diventata castana brizzolata. Un attimo.A metà agosto ho notato che avevo dei capelli bianchi, non tanti ma molti di più che a fine luglio. Ho pensato che, in fondo, ancora non erano molti e ancora non molto visibili, poi, questa mattina, mi sono guardata allo specchio e ho visto che sono sempre di più. Ecco, forse anche per me, qualcuna sta pensando ”è stato un attimo e da castana è diventata brizzolata”. Forse. Ho deciso di guardarmi ancora meno allo specchio il che significa che non mi guarderò più. In fondo, lo specchio non è mai stato importante.Sì, ci vuole un attimo. Una sera, a tavola, mio padre ha detto che nonostante sia perfettamente cosciente della sua età continua a fare progetti a lungo termine, perché lui si sente giovane, non giovanissimo, ma come un eterno cinquantenne con tutta la vita davanti per vedere crescere i nipotini, per vedere invecchiare i figli, per vedere allungarsi verso l’alto gli alberi piantati di recente, per poter trasformare la soffitta in un paio di stanze con tanto di bagno, per poter ancora sopportare a lungo mia madre, per vedere tante altre cose e partecipare a tanti altri fatti. L’ho guardato ammirata. Anch’io mi sento giovane, ma non più così giovane o forse è così perché a differenza di mio padre non ho un progetto a lungo termine. Non lo so. Ho invidiato per un attimo mio padre e la sua serenità. Certo, ha i suoi “acciacchi”, sa di non essere eterno ma continua a vivere come se lo fosse. E’ ammirevole. Almeno io credo. Forse sono proprio i suoi desideri e sogni a farlo vivere in modo così quieto. Lui forse non è più felice di chiunque altro, ma è tranquillo. Nonostante tutto. Mi sembra tanto. Sì, per un attimo, l’ho invidiato.E’ stato anche il momento, quella sera a tavola, in cui ho preso coscienza che i miei genitori stanno invecchiando. Che io diventi, giorno dopo giorno, più anziana non mi disturba, ma che i miei genitori a loro volta, giorno dopo giorno, si fanno più anziani mi dà fastidio oltre ad essere, per me, inconcepibile. Non riesco proprio a concepire che i miei genitori e persino i miei fratelli si facciano più vecchi. No, non ci riesco proprio.