Creato da quotidiana_mente il 17/11/2005

Quotidianamente...

Vita di ufficio... ma quella è un'altra storia...

 

 

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Post n°508 pubblicato il 16 Maggio 2009 da quotidiana_mente
 






Erano giorni che ci pensavo, ogni sera rientrando a casa, mi dicevo che dovevo fare qualcosa, ma continuavo a rimandare. Quella sera no. Stavo tornando a piedi, quando decisi, finalmente, di provvedere, o quanto meno provare a fare qualcosa.

Erano giorni che quel furgone era parcheggiato proprio all’incrocio dello svincolo, impedendo a me, ma anche agli altri, di avere una buona visuale sulla strada. Ogni sera, dovevo inoltrarmi in mezzo alla via principale per verificare se la strada era libera da auto, moto e affini. Quel furgone era lì, parcheggiato, ed era un intralcio alla circolazione. La targa era di una rappresentanza diplomatica, sul marciapiede, di fronte, di ambasciate ce ne sono due. Ogni sera, pensavo che dovevo informarmi per sapere a chi rivolgermi.

Quel giorno, rientravo a piedi e ci pensavo. Da lontano vedevo i militari che stazionano di fronte alle due ambasciate e ho riflettuto. Sono qui per la sicurezza dei cittadini e dunque anche per la mia, così ha detto il governo quando ha deciso di mettere i soldati nelle città. Sì, sarà, diceva un’altra voce che era sempre mia, però con quei mitra non sono proprio rassicuranti. Sì, diceva l’altra, però mica ti spareranno, dai, non fare la timida, vai e chiedi.

Vai e chiedi? Quella voce la faceva facile.

Quando in ufficio non vado in bicicletta, vado a piedi e a quelle presenze in tuta mimetica, mi sono abituata, passando molto vicina a loro, mi sono accorta che sono tutti molto giovani (o io molto vecchia?) e un po’ il disagio è diminuito, però… dai, non ti tirare indietro!, continuava imperterrita la voce.

Da lontano, ho iniziato a sorridere come a voler dire: non sono pericolosa, non ho intenzioni bellicose! Il sorriso si allargava sempre di più man mano che mi avvicinavo al soldato. Mi tornarono in mente le parole della canzone di De André “… e mentre gli usi questa premura, quello si volta ti vede ha paura, ed imbracciata l'artiglieria…”, continuavo ad avvicinarmi e a sorridere, poi ho pensato che stavo esagerando con la mia circospezione. Il soldato si è avvicinato, mi ha saluto molto cortesemente ricambiando il mio sorriso e ha chiesto se mi poteva aiutare. Ho risposto di sì.

- “A chi appartiene quel furgone, quello parcheggiato all’incrocio?”

La risposta è stata immediata: all’ambasciata della Libia. Ho così saputo che non ero la sola a lamentarmi per via di quel parcheggio.

L’ambasciata della Libia confina con quella dell’Iran, solo un muro interno le divide.

Ho ringraziato il soldato, il quale mi ha confermato che lui e i suoi colleghi non possono intervenire in nessun modo per sbloccare la situazione, ma che la mattina successiva avrei potuto presentare un reclamo presso la rappresentanza libica in Italia.

“Non è che poi mi ritrovo deportata in Libia? Forse mi conveniva di più avere a che fare con l’Iran…”, il soldato si è limitato a sorridere e a chiedermi se avevo uno chador a portata di mano. In fondo, era semplice mi sarebbe bastato un foulard. Ho ringraziato nuovamente e me ne sono andata.

Il furgone è ancora lì, ovviamente. Per qualche giorno, ho pensato di mandare una e-mail di protesta all’ambasciata libica, oppure di fare una telefonata, ma solo la sera me ne ricordo, quando di nuovo ho il problema della visibilità sul traffico. Questa mattina ho spedito la mail, se non succederà niente passerò alla telefonata.

Sul marciapiede, della corsia laterale, in corrispondenza con l’ambasciata dell’Iran, dall’inizio di maggio, sono depositati fiori bianchi in memoria di Delara Darabi.









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Commenti al Post:
lost99
lost99 il 16/05/09 alle 15:21 via WEB
Secondo me quello strano posteggio rientra negli accordi con la Libia per il rimpatrio dei clandestini..Chissà mai che quel pezzo di strada non sia diventato territorio del Gheddafi...
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 17/05/09 alle 13:29 via WEB
L’extraterritorialità di uno stato estero è sempre un problema, ma non credo che quel parcheggio rientri in questa casistica.
Non riesco nemmeno ad abituarmi alla presenza dei militari di fronte alle ambasciate.
 
acetosella5
acetosella5 il 17/05/09 alle 11:26 via WEB
Tra poco arriva Gheddafi, lo sai? Aspettalo e parla direttamente con lui. Per ora, da quanto ho letto, sono troppo preoccupati a decidere dove fargli piazzare la tenda per pensare alla rottura di scatole che provocano ai cittadini. Buona domenica, Acè.
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 17/05/09 alle 13:27 via WEB
La colpa è dello stato italiano che ha pensato di "sbarazzarsi" del problema dei “gommoni” affidandolo alla Libia. Non oso immaginare il futuro (e anche il presente) di cui transiterà da lì. Buona domenica anche a te.
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 17/05/09 alle 23:32 via WEB
Non saprei chi non scegliere fra Libia e Iran. Per il tuo problema, chissà se c'è un'area di rispetto attorno alle ambasciate e, se sì, di quanti metri. Penso che i vigili urbani di Roma lo dovrebbero sapere e mi pare che il traffico e relativi problemi siano di loro competenza. Prova a chiamarli. Sai che domani vengo a Roma? Ti penserò mentre mi aggiorno. ciao
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 19/05/09 alle 17:15 via WEB
Avevo pensato anche ai vigili, aspetterò ancora un po', magari l'ambasciata risponderà alla mia e-mail, poi vedrò cosa fare. Ti ho pensato anch'io e saperti a Roma senza avere la possibilità di scambiare due parole, mi sembra una crudeltà!
 
shiondgl
shiondgl il 18/05/09 alle 10:33 via WEB
Ho firmato anch'io la petizione di Amnesty International per impedire la condanna a morte di Delara Darabi. Purtroppo le nostre firme non sono servite allo scopo. Che tristezza. Silvia
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 19/05/09 alle 17:15 via WEB
Anch'io, ovviamente, avevo firmato...
 
The.Watchman
The.Watchman il 18/05/09 alle 13:34 via WEB
Un veicolo, anche se con targa diplomatica, e' sottoposto comunque alle leggi del codice della strada. Quindi, a parte le giuste osservazioni del militare, puoi tranquillamente rivolgerti ai vigili urbani (che almeno per una volta facessero qualcosa di buono). Se accampano qualsiasi tipo di scusa e' solo perche' non gli va o si cagano sotto a leggere "CD".
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 19/05/09 alle 17:18 via WEB
Aspetterò ancora un po', poi chiamerò i Vigili, i quali, secondo me, metteranno qualche multa, l'ambasciata non pagherà e così via... Ancora qualche giorno e poi telefonerò.
 
MacRaiser
MacRaiser il 25/05/09 alle 09:58 via WEB
Niente paura.. la Libia non e' da meno dell'Iran: http://www.radicali.it/view.php?id=142394
Ciao, Quoti :)
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 26/05/09 alle 17:27 via WEB
Già.
Intanto il furgone, da lunedì, non c'è più. Non voglio dire che sia stata la mia e-mail ma intanto sono contenta.
 
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