LA MIA SICILIA

ELEZIONI NELLA RIVIERA JONICA:RISCOPRIRE IL GUSTO PER LA PROGETTUALITA’


 Strategie e tattiche sono utili per vincere le elezioni ma sono poco conducenti per governare, con lungimiranza, i nostri paesi. Il governo Monti è guidato dal principio del “Siamo al punto del non ritorno” e dell’inevitabilità delle scelte. Così prima di essere ulteriormente, ristretti dall’alto, v’è la necessità-ultimo appello, di trovare l’accordo su alcuni punti di mera sopravvivenza per ripartire contrapponendo scelte concrete a tagli indiscriminati. Cosa fare? Nessuno ha la ricetta in tasca. Tuttavia propongo un esempio: visto che autostrada e ferrovia hanno compresso il nostro tessuto urbano, occorrerebbe trasformare queste barriere in opportunità. Battersi perché il tratto Taormina- AliTerme sia escluso dal pagamento del pedaggio (sull’autostrada Varese-Milano non si paga fino a Gallarate), ricavare un certo numero di uscite e collegarle con i paesi dell’entroterra, con tecniche rispettose dell’ambiente. Spesso mi si dice che il progetto di Città Insieme sia ancora valido. Io ringrazio,  ma replico sottolineando che il tempo passa e bisogna aggiornarsi. Di quello strumento però vorrei ricordare l’equilibrio fra dimensione amministrativa, economica (con la strutturazione di un assessorato allo sviluppo economico) e sociale e l’attenzione alle risorse umane. Continuo a considerare i dipendenti  pubblici e comunali, in particolare, come un bene da valorizzare e non come numeri, persino da   sopprimere. Detto questo non esistono idee immodificabili o perfette: si deve discutere evitando di non demonizzare o screditare ad ogni costo le idee altrui. Di tagli e di censure si muore. Per guarire dalla necrosi occorrono lealtà dialogo e progettualità. Se qualcosa non è cambiato, dal 23 gennaio 1994, è: “Non c’è futuro senza memoria, non c’è memoria senza onestà, non c’è futuro senza onestà.”   N.B. Se il lungomare di Letojanni è diventato un salotto, lo si deve al fatto che la statale passa a monte del centro storico.