la moscacieca

Risposta a G. Fini


DA UNA LETTERA SUL CORRIERE DELLA SERA.Questa mattina ho letto questa lettera di Gianfranco Fini suL corriere della sera.Sbagliata una legge anti-velo
Trovo questa lettera un atto di responsabilità civile e di richiamo alla riflessione.Pur non condividendo l’ideologie e la chiave politica di base del suo partito,non posso esimermi dal riconoscere in queste parole una elaborazione di coscienza.E’ chiaro che la questione sociale dell’integrazione e delle religioni è il nodo della politica mondiale di quest’epoca.Un nodo molto stretto che non permette di sciogliersi così facilmente.La forza con cui è legato è quella della forte distorsione sociale presente in tutto il pianeta.Da una parte un mondo occidentale che segue inconsapevole una direzione suicida che, con le sue mille illusioni, sta distruggendo l’intero ecosistema nonché le singole ed assuefatte esistenze individuali ormai incapaci di chiedersi: Cos’è la vita?D’altra un mondo fatto di religioni e sette che di questa realtà ne traggono la paura per tenere coesi milioni di persone in una visione della realtà umana fittizia e manipolata dal momento che alla domanda sopraccitata ( cos’è la vita?) si somministrano delle risposte “letterali” (provenienti da “sacre scritture” ) prive di soggettive interpretazioni.Quello che ne scaturisce è l’inevitabile innalzamento di barriere sia da una parte che dall’altra e la cosa non mi stupirebbe se prendesse sempre più corpo in una espansione capillare.Lei è un uomo politico e sa bene quanto la forza di un idea, accettata nell’animo umano di una persona, sia in grado di scaturire determinati comportamenti attraverso le emozioni che la vincolano.Sinceramente non faccio alcuna differenza se questa idea è politica, religiosa, privata, sportiva e via dicendo.Quello che so è che se l’idea è molto radicata in una persona può anche portarla ad uccidere uccidendosi.Come accade con i terroristi che si fanno esplodere. Per loro quell’idea è la loro “vita”.Così può accadere con un tifoso di una squadra calcistica che accoltella un suo coetaneo di un’altra tifoseria. Oppure, come è successo con la ragazza pakistana, che un padre uccide la propria figlia e la seppellisce nel suo giardino.Una idea, davanti al suo opposto, produce sentimenti e i sentimenti producono la realtà soggettiva.Gli esseri umani per loro natura hanno bisogno di credere a qualcosa è su questa necessità innata che gli uomini che hanno posizioni di responsabilità, come lei, dovrebbero fare delle scelte radicali aprendo un sano dialogo.Si parla spesso di religione ma mai di spiritualità.Forse con una neutra educazione alla vita e con la promozione di un amore universale, intrinseco nel miracolo della vita stessa, si potrebbe accedere a percorsi esistenziali più consapevoli.La religione nella fattispecie è una tradizione che di generazione in generazione tramanda l’esperienza spirituale di un individuo che è stato presente nella storia umana.Non è però, la personale esperienza spirituale. E’ questo il punto nevralgico per sciogliere il nodo.Fin quando le istituzioni religiose non cederanno al loro singolare diritto di esclusiva sul proprio “Dio”, (compresa quella cristiana che promuove l’unicità di religione rivelata con un Dio fatto carne) lasciando la libera interpretazione individuale di sperimentarsi con la propria spiritualità, non si può creare quella sana apertura per avvicinare gli esseri umani tra loro in una pacifica convivenza.Gandhi una volta disse: in democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica.Io vorrei amplificare questo concetto dicendo: Nel mondo nessun fatto di vita si sottrae alla spiritualità.Sinceramente auspico che la terra un giorno sia invasa da milioni di religioni diverse, una per ogni abitante del pianeta.Lei, per questo traguardo, sarebbe disposto a rinunciare a tutti i suoi "CREDO"?