la moscacieca

Psiconauti e Smart Drugs


QUESTIONE SOCIALE DROGHE ALTERNATIVE
L’allarme parte dall’istituto superiore di Sanità ISS.Si tratterebbe di un nuovo fenomeno in forte crescita tra i consumatori di droghe.Smart Drugs (droghe furbe) in quanto i principi attivi di queste droghe provengono da estratti vegetali di varia natura che non sono classificati nel protocollo delle sostanze stupefacenti illegali.Si possono acquistare liberamente tramite internet o negozi specializzati distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le sostanze in questione ufficialmente si presterebbero per altri utilizzi come: semi da collezione, profumatori ambientali, incensi e similari.
I rivenditori sono sollevati da qualsiasi illecito in quanto anche l’etichette dei prodotti dichiarano specifici utilizzi che non hanno niente a che vedere con la somministrazione a scopo di “sballo”.Sconsigliando tra l’altro qualsiasi utilizzo non dichiarato.Ma il fenomeno di drogarsi in modo “bio” si sta espandendo a vista d’occhio proprio per la sicurezza che trasmette al consumatore in termini di illegalità.Gli psiconauti (così amano definirsi gli abituali consumatori di queste sostanze) possono trovare diversi utilizzi e sballi attraverso il consumo
di bevande energetiche, pastiglie e droghe definite etniche che promettono di aumentare le potenzialita' cerebrali, le capacita' di apprendimento e memoria, nonche' di migliorare le performance fisiche e sessuali, suscitando al contempo allucinazioni.Molti sono i consumatori di età compresa tra i 40 e i 60 anni che vanno alla ricerca di stimolatori eccitanti simili al  viagra ma con qualche “sballo” in più.I principi attivi più diffusi e ricercati di estratti vegetali sono: l'efedrina, la caffeina, la taurina, ma anche l’amanita muscaria, areca catechu, citrus aurantium, semini hawaiani o messicani, assenzio… che hanno poteri allucinogeni pur provenendo da
piante innocue.Il presidente dell’ ISS Enrico Garaci ha lanciato un incisivo allarme poiché negli apparati sanitari ancora non vi è un accurata preparazione per contrastare le eventuali intossicazioni dovute ai mix e agli abusi che le smart drugs possono provocare.Queste sostanze vengono vendute attraverso una campagna di marketing ben studiata che, rivestendole con un immagine biologica, naturale ed erboristica, tranquillizza il consumatore anche
sull’aspetto salutare oltre che legale.Si stima che il fatturato mondiale di questo mercato sia superiore ad un miliardo di dollari e in continua flessione di crescita.Insomma c’è un bel buco nella maglia della sicurezza sanitaria e legale.Da una parte c’è la solita e immorale disinformazione su l’utilizzo e sugli effetti collaterali delle droghe che resta la causa principale delle dipendenze nonché dei decessi e delle lesioni permanenti.Dall’altra una legislazione che non vuole convincersi dello stato di fatto delle cose, non ponendo a risoluzione di questa questione sociale la liberalizzazione come vero ed efficace strumento di controllo.