la moscacieca

Una condanna a favore della morte


NESSUNA DEMOCRAZIA PUO' CONSIDERARSI CIVILE SE GIUDICA A MORTE CHI UCCIDE.Il rispetto della vita deve essere il cardine educativo per tutti gli appartenenti ad uno stato.Non è accettabile la cultura alla morte in nessun caso, neanche di fronte al colpevole del più cruente e sanguinoso sterminio di massa.Gandhi, al cospetto della legge del taglione disse: Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.
Usare la stessa identica azione sanguinosa per giustiziare un delitto omicida significa dimostrare di essere uguali all’assassino stesso. Uno stato che l’applica, è uno stato assassino.Quindi non esiste nessun fondamentale cambiamento significativo per la pace ed il benessere dell’umanità.Questo modo di interagire in una democrazia porta soltanto al mantenimento di un pensiero malato che nel tempo continuerà ad esprimere tutta la sua indecenza, nei confronti della vita, alimentando nella popolazione quelle barriere e quei divari mentali causa dell’incomprensione e della generazione di ulteriore odio sociale.Il vero, coraggioso ed educativo atto da intraprendere sarebbe quello di esaltare la vita con una condanna a tempo indeterminato, mantenendo vivo fino all’ultimo dei suoi giorni il condannato.La pena di morte è ancora presente in molti stati del pianeta.Il paese che l’adotta più frequentemente è la Cina secondo i rapporti aggiornati di amnesty international.Un paese in accelerato sviluppo economico. Un paese che mi impaurisce.