la moscacieca

Italia Democrazia Difettosa


La diffusione della democrazia nel mondo è in stallo, dopo essere stata in costante aumento dagli anni Settanta ma soprattutto dopo la caduta del comunismo.E' quanto sostiene il settimanale "Economist", che ha diffuso un'anticipazione del rapporto sulla democrazia nel mondo stilato dal proprio centro studi (Economist Intelligence Unit), contenuto nel dossier di prossima pubblicazione "The World in 2007".Un quadro del mondo fotografato alla fine del 2005 che vede l'Italia soltanto 34a nella graduatoria, unico Paese occidentale ritenuto a "democrazia difettosa", escluso dal gruppo in testa delle "piene democrazie", dove oltre alle altre nazioni occidentali compaiono Repubblica Ceca, Giappone, Costa Rica, Mauritius e Uruguay.La ricerca, scrive "Economist", è andata più a fondo nel tessuto della democrazia, rispetto a quelle svolte annualmente dall'istituto Freedom House, vagliando 60 elementi in cinque ampie categorie, nella convinzione che libere elezioni e diritti civili siano condizioni indispensabili per la democrazia ma possano non bastare come indicatore di una forte democrazia, "se non accompagnate da un governo trasparente e minimamente efficiente, un'adeguata partecipazione alla politica ed una cultura di sostegno".L'indice di "Economist" prende in esame 165 Stati e due Territori, classificandone 28 come "piene democrazie" ed altri 54, tra cui l'Italia, come "democrazie difettose" . Degli altri 85 Stati, 35 sono considerati regimi ibridi, altri 55 regimi autoritari.La graduatoria della democrazia di "Economist" segna il primato dei Paesi del Nord Europa, con al primo posto la Svezia seguita da Islanda, Olanda, Norvegia, Danimarca e Finlandia.Note negative per Stati Uniti (17) e Gran Bretagna (23), entrambi penalizzati da un'erosione dei diritti civili.Nel gruppo delle "democrazie difettose" guidato dal Sudafrica (29°), l'Italia è preceduta anche da Cile, Corea del Sud, Taiwan ed Estonia ed è seguita da India, Botswana, Cipro e Ungheria.In coda alla classifica i regimi più autoritari, tra i quali Arabia Saudita (159) e Libia (161), ultima la Corea del Nord (167). Ruters, 21 nov.