E’ stato considerato il film più brutto dell’anno 2005, per me è in realtà un’opera
di rara composizione ermetica.La trama esteriore racconta la storia di Jake Green (Jason Statham) un audace e fortunato giocatore d'azzardo che entra in conflitto con un potente proprietario di un casinò di Las Vegas Dorothy Macha (Ray Lotta) un gangster senza pietà.Jack Green è molto abile nel vincere così tanto che raramente gli viene concesso di giocare, in una di queste occasioni si trova allo stesso tavolo con Macha e qui si lascia andare a qualche insulto di troppo. Macha cercherà di eliminare Green che a sua volta
ha tutta l'intenzione di vendicarsi di lui a causa di un torto subito in passato.Subentrano nella storia due particolari personaggi: Avi (André Benjamin) e Zac (Vincent Pastore) che si dimostrano di aiutare Jack in un modo molto insolito.Tutto scorre tra i pensieri di Jack in un montaggio ed una fotografia molto curati nei minimi dettagli per non parlare delle scelte musicali della colonna sonora.Il film è diretto da Guy Ritchie e credo che abbia scritto anche la sceneggiatura.
Per scoprire la chiave ermetica e quindi snocciolare la trama interiore, bisogna essere appassionati di materie esoteriche. E’ per questo che non mi stupisco che il film non sia stato apprezzato dalla maggioranza delle persone che lo hanno trovato cervellotico e confusionario secondo quello che si legge nei commenti sparsi nella rete.Un piccolo aiuto, per la comprensione, lo si può trovare nel titolo del film stesso “Revolver”.In tutte le scene violente vengono usate armi automatiche, gli unici revolver appaiono in due sole scene del film, le più indicative.Per chi si vuole addentrare nella logica del film deve tener presente la differenza tra revolver e pistola automatica, se non si hanno queste nozioni è il caso di farsi un giro su internet per comprenderne la differenza.Come tutte le opere ermetiche bisogna porre attenzione ad un infinità di simbolismi che condiscono il film dal primo all’ultimo fotogramma.