la mosca nera

Post N° 69


Pulizie di primaverasottotitolo "La novella di (Cacco)Lino."
Ieri pomeriggio, ore 15, ho un appuntamento con Lino, un cliente, 65 anni, bravissima persona, all'antica. Io sono 10 minuti in ritardo, lui, di solito, 15 in anticipo. Decido di passare con la macchina davanti all'ufficio, gli faccio cenno che sto arrivando e poi vado a parcheggiare.Vedo Lino nella piazzetta vicino all'ufficio, suono una-due volte con il clacson, ma lui non dà segnali, lo guardo ancora e un sorriso mi si disegna sul viso.Ecco cosa vedo: Lino, capello bianco spettinato, faccia grinzosa e buona,pantalone della tuta in felpa pesante rosso (vintage!), giaccone 3/4 nero in finta similpelle con cintolone stretto in vita (sono 21° di temperatura, ma lui è venuto con il suo mitico Beta 50 cross con parafanghi in metallo cromato + marmitta ad espansione, mica scherzi, e quindi si è tappato bene!); e poi, gambe leggermente divaricate, peso del corpo sulla gamba sinistra, braccio sinistro disteso a piombo sulla relativa gamba,braccio destro piegato verso l'alto con dito indice che fruga nella narice destra quasi con impazienza, con movimenti rotatori di circa 45° in senso orario e antiorario alternati, movimenti che portano la testa ad inchinarsi vagamente verso sinistra,sguardo perso in alto nel cielo (estasi?). Continuo a sorridere dicendo tra me e me " è bellissimo, è bellissimo, è bel...li..ssi........mo..."   Cavolo, io lo devo incontrare, e quando ci si incontra, di solito, ci si dà la mano.Lo saluto, mi scuso per il ritardo  (ma mi sembra che avesse trovato il modo di ingannare il tempo!!), dico sono di fretta, pacca sulla sua spalla (che sostituisce stretta di mano) e gioco la carta della "prostata affaticata", che consiste nel consigliarlo ad andare al bagno (lo fa sempre), in modo che quando esce si lava (spero) le mani e tutto si risolve. Niente, oggi non gli scappa.Guardo velocemente quello che dovevo controllare, poche battute (e Berlusconi..e quello e quell'altro..e giù risate) e poi ribadisco che devo uscire subito; mentre andiamo verso l'uscita, giù altre battute (e Berlusconi..e quello e quell'altro..e giù risate) e finalmente siamo fuori dall'ufficio. Gli chiedo con cosa è venuto (già lo avevo visto, ma a lui piace che glielo chieda) e lui mi indica (raggiante) il suo Beta 50 cross (fiammante!?!?), parcheggiato in (bella?) vista. Lo saluto in movimento allontanandomi (penso: "é andata!"), ma Lino, con un balzo felino, mi raggiunge, allunga il braccione destro e mi stringe "con affetto" il collo, sotto la nuca, con la sua (presumo stanca!) manona destra. Mi fissa negli occhi e mi dice, facendo pressione con la mano sul mio collo "sei un amico!"; io, invece, guardo il suo naso, perfettamente pulito, e penso: "  'fanculo l'amicizia!!!"23/4/2008: oggi pomeriggio Lino è ripassato dall'ufficio: 1 a 1