la mosca nera

Post N° 75


CONTINUA IL TIRO AL GRILLO – “OGGI”: NEL 2004, DICHIARA 2.633.720, NEL 2005 4.272.591 - IL BALZO COINCIDE PROPRIO CON L'APERTURA DEL BLOG - TUONA CONTRO I CONDONI EDILIZIO E FISCALE, MA VI HA FATTO RICORSO…
A Genova c'è un adagio. «Chi non cianse», dice, «non tetta». Ossia, chi non piange non viene allattato. Per chi ha dimestichezza coi bimbi si tratta di un'ovvietà. Ma a Genova assurge a principio universale. Valido per neonati e adulti. Come Beppe Grillo. Genovese doc che all'alba dei 60 anni (li compie il 21 luglio) cianse e non si vergogna di frignare. Dalla sua tribuna su Internet (www.beppegrillo.it) il comico ha grondato lacrimoni amarissimi dopo il V-Day del 25 aprile. La manifestazione contro i giornalisti gli sarebbe costata una fortuna. Dalle sue tasche a tenuta stagna si sarebbero involati la bellezza di 80 mila euro. Per farceli rientrare Grillo ha chiesto aiuto al popolo dei suoi fedeli. Il comico già si apprestava alla poppata, quando a interromperlo è arrivato Vincenzo Visco. L'ex viceministro all'Economia ha messo in rete i redditi 2005. E tra decine di milioni di italiani, Grillo si è subito segnalato per una sommetta niente male: 4.272.591 euro.IL BALZO GRAZIE ALLA RETE Non c'era bisogno di Visco per sapere che Grillo godeva di ottima salute economica. Ma nessuno immaginava un tesoretto del genere. Anche perché negli anni precedenti Grillo si era attestato su livelli nettamente inferiori. Nel 2002 aveva dichiarato 2.214.286 euro, 2.133.694 nel 2003 e 2.633.720 nel 2004. Era in linea con altre star del mondo dello spettacolo. Nel 2005 le ha staccate tutte ed è entrato in orbita. Il balzo coincide proprio con l'apertura del blog www.beppegrillo.it. Nel gennaio 2005 Grillo lancia la sua tribuna on line e comincia il bombardamento mediatico sul mondo della politica e degli affari. Invettiva dopo invettiva, conquista il pubblico che riconosce in lui un campione di libertà, capace di dire quel che pensa senza timori reverenziali per nessuno. Si parla di 200 mila contatti al giorno. Persone che entrano nel sito, leggono le sfuriate, si entusiasmano e rovesciano in Rete valanghe di commenti. Leggendoli si sente la voglia di fare squadra per incidere nella vita del PaeseCome un attento stratega di marketing, Grillo asseconda il suo pubblico e alla diffusione gratuita delle idee aggiunge quella a pagamento di dvd (10,20 euro per lo spettacolo Reset), video del V-Day (offerta libera) e libri (Tutte le battaglie di Grillo, a 9,40 euro). Aprire un fan club costa 19 dollari al mese da versare su un sito americano. Ce ne sono 508 con 72 mila iscritti. Alla faccia dei consumi in picchiata, la gente spende.  I PALAZZETTI PIENI Ma la potenza del web fa sentire i suoi effetti negli spettacoli dal vivo in tutta Italia. Ovunque vada, il guru fa il pienone. Per poterlo ascoltare la gente paga fino a 30 euro. Nel 2005 accorrono ai suoi show quasi mezzo milione di persone. Aldo Marangoni, manager che segue Grillo da quasi 30 anni, nel 2005 gli corrisponde 3.942.038 euro. La Casaleggio associati, che gestisce il suo blog gliene dà 69.784. Da Feltrinelli gliene arrivano 45 mila per i diritti d'autore sul volume Tutto il Grillo che conta. Altri 15.500 sono i compensi del settimanale Internazionale, per cui scrive. Il resto sono diritti d'autore versati dalla Siae.LA DOPPIA MORALEBeppe Grillo, propugnatore della trasparenza, quando ha visto il proprio reddito spiattellato ai quattro venti non ha gradito. Lo ha scritto sul blog convinto di trovare la comprensione dei suoi fan. E invece gli è andata male. Sul sito si sono abbattute critiche spietate e gli è stata rinfacciata la questua dei giorni precedenti per ripianare i costi del V-Day. Il blog è andato in tilt. Ma forse per la prima volta il pubblico ha potuto toccare con mano una tendenza di Grillo a ragionare con due pesi e due misure. Una per sé e una per tutti gli altri.Ha tuonato contro il condono edilizio, ma vi ha fatto ricorso per non dover demolire la copertura di una terrazza di 100 metri quadri nella sua villa di Sant'Ilario a Genova. Ha puntato l'indice sui condoni fiscali, ma l'immobiliare di famiglia ne ha fatti addirittura due in versione tombale. Ha promosso pannelli solari e risparmio energetico, ma in casa sua ha una fornitura da 35 kilowatt (contro i 3 delle normali abitazioni) e consuma con la spensieratezza di uno sceicco del Golfo. Il contatore Enel segnala una spesa mensile da 851 euro. E a qualcuno si è accesa una lampadina.Dagospia 22 Maggio 2008