Il Lampione

Finalmente si prova a fermare un provvedimento razzista!


Finalmente, con un comunicato, il Ministero della Pubblica Istruzione ha reso noto che: “Il direttore scolastico regionale per la Lombardia Anna Maria Dominici, d'intesa con il ministro Giuseppe Fioroni, ha diffidato il Comune di Milano al ripristino, entro 10 giorni, del rispetto delle norme relative all'iscrizione alle scuole dell'infanzia dei bambini extracomunitari privi di permesso di soggiorno”.Infatti il Comune di Milano, con la circolare n. 20 del 17 dicembre 2007 del Settore Servizi all’Infanzia, ha vietato l’iscrizione alle scuole materne ai figli degli immigrati senza permesso di soggiorno. Fino all'anno scorso, i piccoli extracomunitari, figli di "clandestini" o i cui genitori, semplicemente, erano in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno, venivano accettati "con riserva".Finalmente ci si è resi conto dell’illegittimità del provvedimento dell’Amministrazione Comunale di Milano, dettato dal nuovo spirito xenofobo e razzista che sembra ormai permeare alcune istituzioni locali settentrionali. Nel comunicato del Ministero si legge “La diffida impegna inoltre il Comune, in base ai vincoli della legge sulla parità, a garantire il diritto all'iscrizione a tutti i bambini in qualsiasi condizione si trovino, compresa la situazione di morosità delle famiglie per i pagamenti scolastici. Il Comune di Milano, in quanto Ente Gestore di scuole non statali paritarie è infatti tenuto a rispettare gli ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e i provvedimenti vigenti anche in materia di iscrizione degli alunni. La diffida inviata dal Ministero prevede che se entro dieci giorni il Comune non ristabilirà il rispetto delle norme, l'Ufficio scolastico regionale sospenderà la parità concessa e l'erogazione di ogni contributo statale”.Ricordiamo che la materia è disciplinata dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 394/1999. Esso all’art. 45 così recita: “Iscrizione scolastica - I minori stranieri presenti sul
territorio nazionale hanno diritto all'istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Essi sono soggetti all'obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia. L'iscrizione dei minori stranieri nelle scuote italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani. Essa può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. I minori stranieri privi di documentazione anagrafica ovvero in possesso di documentazione irregolare o incompleta sono iscritti con riserva”."Il diritto all'istruzione - ha commentato il ministro Giuseppe Fioroni - è uno dei diritti fondamentali dell'uomo. Impedirne la fruizione significa ledere la dignità della persona umana. Non possono esistere deroghe a questa fruizione né per le colpe dei padri né per lo stato di povertà. L'intero assetto legislativo, fino ad oggi e a prescindere dai colori politici dei governi, non ha mai messo in discussione il fatto che un bambino che vive sul nostro territorio abbia diritto ad essere istruito e curato e questo indipendentemente dalle condizioni sociali ed economiche della famiglia".
 Concludiamo ricordando soltanto che il precedente Ministro dell’Istruzione era l’attuale Sindaco di Milano Letizia Moratti, la quale ha sempre confermato linee guida per l'integrazione degli alunni stranieri previsti dalla legislazione vigente e che mai propose di cambiarne, in Parlamento, le norme. Strano che una volta divenuta sindaco, sia stata presa dall’ansia di dare una svolta xenofoba e razzista alla materia addirittura con una circolare amministrativa.