La Mucca Sbronza

Post N° 196


Orgoglio di una zia :l’unico modo di fotografarlo mentre sta fermo è quello di legarlo alla sedia…oppure di beccarlo mentre dorme!  …altrimenti ci si deve accontentare di questo tipo di foto…In entrambi i modi non riesco a smettere di impazzire per lui.Ok,non sono su mamma,ma me lo sento dentro.Ha il mio cognome.Il mio stesso sangue.La faccia l’ha strappata a mio fratello e ci vedo mia madre,mio padre,me stessa!Frequento pochissimo i nonni materni e l’unica parente che ammiro,la madre di mio padre,non l’ho mai neanche conosciuta,rapporti con gli zii quasi zero a parte il mio padrino Pippo.Poi è arrivato lui…e tutto a un tratto la parola famiglia ha preso un significato piu’ “vasto”.Non soltanto le 4 persone con cui mangio e vivo.Famiglia è una cosa che ti scorre nelle vene,che sta scritta nel dna,che unisce in un modo unico ed inspiegabile.Certe volte lo guardo mentre fa il pisolino pomeridiano,il suo modo di dormire è identico al mio .Mi sembra di vederci dall’alto,due figure sdraiate a pancia in sotto con le gambe piegate a ranocchia,io grande grande e lui cosi’ piccino,eppure incredibilmente simili!I giorni piu’ belli degli ultimi mesi li ho passati ad aiutarlo a scoprire il mondo.Se chiudo gli occhi vedo noi due che guardiamo un insetto che cammina sui fiori,un  “memmo” come lo chiama lui, mentre io gli insegno quali di quegli insetti ”pizzaia” e quali invece si possono toccare.Vedo Ale che impara il rumore che fa l’ape mentre vola e corre a vedere nei cespugli di roselline trascinandomi per mano e facendo “Zzzzzzzzzzzzz….”Mi viene in mente la pioggia che cade dal cielo e lui mezzo ipnotizzato a fissarla  mentre ce ne stiamo seduti sotto la tettoia di casa e io che gli chiedo “che cos’è?” e lui che mi guarda serio ed interessato e mi risponde “a uaua” con un tono come a dire “ma che domande sceme mi fai? Quella è acqua!” . Io allora prendo un ombrello e glielo sistemo in mano,poi lo faccio uscire dalla tettoia e lo guardo mentre un sorrisone affascinato gli si stampa sul viso ascoltando i goccioloni di pioggia che tamburellano sopra alla sua testa.Il suo mondo concentrato sotto un funghetto di stoffa colorata,una sensazione nuova e divertente che gli fa venire voglia di ridere. Me lo ricordo vincere la paura dei cagnacci che abbaiano forte brandendo una spada di plastica da 50 centesimi e urlando “Oh! Butto! Attivo! Tottò!” che nella lingua di Popi vuol dire  uan cosa tipo “Brutto cattivo,se non la smetti te le suono!!!”.Lo vedo cadere e sbucciarsi le manine,piangere forte ed aggrapparsi a me con tutta la fiducia che solo i piccoli hanno,convinto che chissà come Cicci manderà via la bua.Lo vedo mentre fa il bagnetto con la paperella di gomma,guardare con sospetto la doccia perché non gli piace l’acqua negli occhi mentre si fa lo shampoo,prendere in mano quel coso che schizza tutto incuriosito e poi usarlo da solo sputacchiando e tossendo un pochettino ,ma senza paura.Oppure prendere un cucchiaio lungo quanto il suo braccio e cercare di mangiare l’adorata pasta al sugo senza infilarsela nei buchi del naso e contemporaneamente continuare ad indicare questa cosa o quell’altra e a dimenarsi sulla sedia manco avesse le spine sotto il sedere…Lo vedo guardarsi stupito le gambette mentre un ruscelletto giallino e caldo gli scorre fino ai piedi e poi alzare la testa e dire “a sotto”,abbastanza orgoglioso di aver capito che si,quella è la pipi’, e lui se l’è fatta sotto!!!Mi viene in mente quando entra correndo in cucina e si guarda intorno come per decidere che danno combinare,poi si dirige verso la credenza bassa ,la apre e si prende  una fetta biscottata dicendo “a pappa” e corre via a sbriciolarla per tutta la casa…oppure quando mi guarda fare la pasta o i biscotti e  si siede in ginocchio sulla sedia per avere un pezzetto di impasto e un coltello di plastica da usare per tagliuzzarla tutta.Andare in altalena con la testa all’indietro mentre io lo spingo e gli faccio il verso della papera, e poi ridere,ridere,ridere,fino a farsi venire un bel singhiozzo. Ecco,quelle sono le volte in cui per un attimo mi sfiora l’idea che un giorno potrei voler diventare madre pure io…MOLTO CON COMODO PERO’!!!!!!