Lande Lontane

Riflettendoci bene...


Quanto amo il silenzio, questo cupo e calmo ronzio.Come amo la quiete, questa fredda e imperitura  quiete.Il ticchettare di un orologio, lo scricchiolare delle vecchie finestre di legno, il cigolare di un vecchio letto.A volte potrebbe sembrare di aver sentito qualcuno, di averne vista l'ombra proprio lì, fuori dalla porta, eppure li fuori non c'è nessuno.Solo io, qui, con una tazza d'infuso caldo tra le mani.C'è quiete e silenzio, eppure è tutto così nervosamente confuso, attorno a me.Ho la sensazione che qualcuno mi guardi... forse dall'angolo della porta a vetri, forse da uno spiraglio nella tapparella. Non so bene da dove, ma un brivido mi percorre la schiena, ma so che anche se mi alzerò per andare a vedere non troverò niente e nessuno. E' sempre stato così. Sarà sempre così.Dietro alla sedia, sotto al letto, nell'armadio dove il pauroso crede si trovi qualcuno, in realtà c'è solo il nulla.Come faccio a saperlo?perchè sono andata a vedere e non ho mai trovato nessuno, nessuno che potesse anche se con la paura, alleviare la mia solitudine.Sono sola. Irrimediabilmente sola. Siamo tutti soli, in fondo.Ci convinciamo che con l'amore la nostra vita si riempia, ma così non è. la nostra vita si riempie finchè abbiamo qualcuno o qualcosa di cui occuparci, ma quando le mani si fermano, quando il cuore si calma, non resta nulla. Solo un pugno di sensazioni e la casa pulita da cima a fondo.Non è il pessimismo che mi fa parlare, ma solo la vuota sensazione di non avere niente tra le mani.Non ho una casa da pulire da cima a fondo, non ho qualcuno di cui occuparmi, non ho nulla. Mi sforzo di convincermi che non è vero, che non è così, ma alla fine ci ricasco sempre, torno sempre al punto d'inizio. Guardo sotto al letto, guardo nell'armadio, dietro la sedia e... niente. Non c'è niente. Ancora una volta.Non c'è niente...