Language Is A Virus

Post N° 175


Tua moglie si rinchiude nella stanza di fiancoNuda e con il filo del Tampax che le penzola tra le gambeLa guardi trascinarsi dietro le sue imprecazioniIl sottile collo bianco deformato dall’iraMentre una musica per aeroporti in sottofondoCerca di attutire l’impatto delle paroleE il rumore del traffico ronzante come uno sciame d’apiPer un momento appari riflesso nel vetro Due buchi neri al posto degli occhiApri la porta e la raggiungi Tanfo di brutti ricordi e sangue marcioI pensieri che si accavallano in maniera disordinataIl tuo braccio destro descrive un ampio movimento circolarePrima di colpirla violentemente sulla parete occipitaleL’effetto immediato è quello di metterla a tacereSvenuta per terra con le gambe spalancate in maniera oscenaTi viene voglia di spingere dentro con forza quel Tampax Fino a farle soffocare la vaginaTi inginocchi per guardarla bene da vicinoIntorno alla bocca rossa la pelle è scavata Da piccole rughe di espressioneI capelli biondo cenere arruffatiCoprono la fronte spaziosaVai in bagno e prendi il rasoioPrima di immergerti riempi la vasca con acqua calda Le ultime parole le scrivi su un foglio di carta bagnata