C’è sto tale Un tale che vive da queste partiMia sorella lo chiama Pelle di lucertolaE dice che viene daggiù Insomma lui c’ha un aspetto tutto tignoso e bizzutoE se lo guardi bene ti vengono dei brividi Su per la schienaL’altro giorno soffiava vento Alzava un polverone così fittoChe sembra farina da far ostieE noi siam fuori Abbraccetto sennò voliamo via E proprio in fondo alla strada Ti vediamo luiCammina di fianco ai muri Con la sua faccia scura e gli occhi quasi chiusiE già ci viene una paura da morirePerché in giro non c’è più nessunoE lo sentiamo cantareCon sto vocione grosso grossoChe pare il Malvagio in personaE canta di uomini demoni e DioChe la parola Dio in bocca a luiNon ci dovrebbe stare per nienteQuando siamo lì viciniPelle di lucertola ci guarda e rideCon sti denti tutti gialli e ammucchiatiE poi ci chiede se ci piace la canzoneAllora io e mia sorella gridiamo di noCon tutta quanta la voce che c’abbiamo dentroE corriamo viaCorriamo come dei fulmini verso casaE meno male che lui non c’è venuto dietroA casa ci siamo chiusi dentro per beneNon entrava nemmeno un filo di luceE ci siamo messi a pregare forte Mentre fuori il vento urlava come un mattoSiamo andati avanti tutta notte tanta era la pauraChe a furia di sgranarloIl rosario s'è mezzo consumatoMa il Signore c’ha ascoltatoPerché la mattina era finitoIl vento non c’era più Per le strade c’era pieno come primaE Pelle di lucertola se n’era tornato da dove venivaImmagine: Camposanto monumentale di Pisa: Il Trionfo della Morte, Buonamico Buffalmacco